1.386 i casi di positività in Emilia Romagna, 602 a Piacenza

1.386 i casi positivi in Emilia-Romagna, 206 in più rispetto a ieri. 601 sono i casi lievi in isolamento a domicilio. 30 le guarigioni. I pazienti in terapia intensiva sono 90. Crescono purtroppo anche i decessi, che arrivano a 70: 14 in più rispetto a ieri. Bonaccini e Venturi: "state a casa il più possibile"

Anche questo pomeriggio, lunedì 9 marzo, consueto aggiornamento sul Coronavirus con il commissario ad acta per l’Emergenza Coronavirus, Sergio Venturi e con il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

In Emilia-Romagna sono complessivamente 1.386 i casi di positività al Coronavirus, 206 in più rispetto all’aggiornamento di ieri pomeriggio. E passano da 4.344 a 4.607 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.

Complessivamente ci sono 601 persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 90 (15 in più rispetto a ieri). E salgono a 30 (ieri erano 27) le guarigioni, 29 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 1 dichiarata guarita a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.

Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 56 a 70: 14, quindi, quelli nuovi, che riguardano 5 donne e 9 uomini, tra cui un cittadino lombardo; la maggior parte delle persone decedute aveva patologie pregresse, in qualche caso plurime, mentre per 4 pazienti sono ancora in corso gli approfondimenti.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che si riferiscono sempre non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 602 (74 in più rispetto a ieri), Parma 279 (3 in più), 164 Rimini (51 in più), Modena 116 (19 in più), Reggio Emilia 103 (33 in più), Bologna 80, di cui 35 del circondario imolese (complessivamente 18in più, di cui 8 del circondario imolese), Forlì-Cesena 16 (di cui 11 Forlì e 5 Cesena, complessivamente 1 in più relativo a Forlì),  Ravenna 19 (6 in più), Ferrara 7 (1 in più rispetto a ieri).

Il commissario Sergio Venturi: “ognuno deve stare a casa propria”

Venturi ha sottolineato come «gli spostamenti devono essere il più possibile limitati. E’ qui che riusciamo a ridurre. Ognuno deve stare a casa propria. Ognuno di noi deve essere in grado di limitare il più possibile il contatto con gli altri nelle prossime due settimane. Questo è fondamentale per far sì che le persone si possano ancora curare per le proprie condizioni e nel miglior modo possibile. Facciamo in modo di essere in grado di curare tutti al meglio».

Il commissario ha parlato poi guariti: «Le guarigioni sono 30, una in più di ieri. Consideriamo che la malattia è iniziata 14 giorni fa, quindi i numeri sono bassi. Nel proseguo dei giorni ne avremo sempre di più».

Venturi ha fatto un cenno ai respiratori «quando arriveranno i respiratori annunciati da Borrelli andranno a tutti gli ospedali. Dovrebbero essere in arrivo in queste ore mentre per i nuovi medici di rinforzo (pensionati ecc.) siamo in attesa di un decreto del ministro Speranza».

Il presidente Bonaccini: state in casa il più possibile

Il presidente della Regione Stefano Bonaccini prima di illustrare i provvedimenti economici ha a sua volta rivolto una raccomandazione:

«Fate in modo di spostarvi solo per necessità. Ho fiducia nella nostra gente. Dimostriamolo ancora una volta. Non sappiamo quando terminerà questa emergenza. Noi invitiamo tutte le aziende ad incentivare dove possibile lo smart working. Muovetevi solo se dovete andare a lavorare e non ci sono alternative. State in casa il più possibile. Il pericolo può arrivare a chiunque. Ce la faremo come questa Regione ha dimostrato anche in passato».

 

Punti triage negli ospedali

I punti triage allestiti dalla Protezione civile regionale davanti alle strutture ospedaliere per filtrare le persone che accedono ai servizi sanitari sono complessivamente 17. Oggi viene montato un punto triage tenda a Cento. Nel dettaglio: 3 in provincia di Piacenza (Fiorenzuola d’Arda, Castel San Giovanni e Piacenza città); 3 a Parma (Vaio di Fidenza, Borgotaro e Parma capoluogo); 3 a Reggio Emilia (Reggio Emilia, Montecchio e Guastalla); 5 a Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo nel Frignano e Modena capoluogo, dove la tenda è davanti alla sede del 118, a supporto degli operatori 118); 1 a Imola (Bo); 1 Repubblica di San Marino; 1 davanti a Ospedale Santissima Annunziata di Cento (Fe).

Struttura per la quarantena

È stato completato dalla scorsa settimana l’allestimento di una struttura campale esterna (con funzione di servizi e spogliatoi) che servirà come base logistica per chi dovrà operare nella gestione delle palazzine messe a disposizione presso la base dell’aeronautica militare di San Polo di Podenzano (Pc): queste ultime sono spazi destinati a ospitare le persone del Nord Italia che non possono svolgere il periodo di quarantena presso il proprio domicilio.

Carceri ed istituti penitenziari

Nell’ambito delle esigenze segnalate da carceri e strutture penitenziarie, le richieste di intervento sono pervenute da 10 istituti penitenziari della regione.  Oggi viene montato un modulo abitativo per filtrare gli ingressi davanti al carcere di Ferrara.

Per ora sono stati montati ad opera dei volontari di protezione civile: 1 modulo abitativo tipo container davanti al carcere di Forlì, con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi; 1 tenda davanti alla casa circondariale di Modena, con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi. Qui sono state consegnate d’urgenza anche un ambulatorio mobile della Pubblica Assistenza di Soliera e due Presidi Medici Avanzati messi a disposizione da Croce Rossa Italiana e Anpas per sostituire gli ambulatori medici presenti all’interno della struttura carceraria e danneggiati dai detenuti. Consegnate anche altre attrezzature, come un paio di torri faro a seguito di problemi di alimentazione elettrica dovute ai disordini; 1 tenda con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi, davanti alla casa circondariale di Castelfranco Emilia (Mo); 1 modulo abitativo con funzione di smistamento persone all’ingresso davanti al carcere di Ferrara. Sono alle fasi di sopralluogo gli allestimenti davanti alle carceri di Piacenza e Reggio Emilia. Le tende vengono fornite dal Dipartimento nazionale di Protezione civile.

Dalla scorsa settimana è presente un gazebo nel cortile davanti al Tribunale dei Minori di Bologna, in via del Pratello, per offrire riparo a parenti, avvocati e persone in attesa di accedere all’edificio, evitando assembramenti.

Dispositivi di protezione individuale

Tra sabato e domenica sono giunti in Emilia-Romagna nuovi dispositivi di protezione individuale dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. In totale le mascherine (del tipo ffp2) pervenute dall’inizio dell’emergenza sono 47.160, gli occhiali antigraffio 6.800. Tutto il materiale viene consegnato al deposito sanitario di Reggio Emilia, da cui viene distribuito secondo i criteri prefissati, ad uso esclusivo di medici, infermieri e personale sanitario.

Volontari

Nella giornata odierna i volontari al lavoro in Emilia-Romagna per attività legate all’emergenza Coronavirus sono 84. Si stanno occupando prevalentemente di sopralluoghi ed allestimenti: del triage davanti all’ospedale di Cento, del montaggio davanti alle carceri. La distribuzione dei volontari ne vede 8 di Anpas, 4 di CRI, 4 impegnati a Ferrara, 24 a Modena, 2 a Parma, 14 a Piacenza, 12 a Ravenna, 14 a Reggio Emilia, 2 a Rimini.
Dall’inizio dell’emergenza fino ad oggi si sono sommate 677 presenze giornaliere dei volontari.

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