24 ore senza Amazon (causa sciopero)

Anche i lavoratori di Castel San Giovanni hanno incrociato le braccia. L'azienda dice la sua con una lettera aperta ai clienti

Nessun pacco Amazon per 24 ore in Italia, a causa dello sciopero indetto da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e che interessa circa quarantamila lavoratori tra addetti ai magazzeni e autisti. L’adesione, secondo i sindacati, sarebbe pari al 70% dei dipendenti e riguarda tutti gli stabilimenti logistici del gruppo in Italia, fra cui quello Piacentino di Castel San Giovanni.

Lo sciopero nasce per protestare contro la rottura delle trattative nazionali sul rinnovo del contratto di secondo livello ed è la prima volta che si interrompe l’intera filiera. Collegandosi alla piattaforma di vendite online infatti la prima consegna disponibile risulta essere per dopodomani, mercoledì 24 marzo 2021.

Ad incrociare le braccia tutti i dipendenti a cui è applicato il contratto Logistica, Trasporto Merci e Spedizione sia di Amazon Transport Italia/Amazon Logistica sia di tutte le società che operano per il colosso di Bezos fornendo servizi di logistica, movimentazione e distribuzione delle merci.

I sindacati chiedono che il gruppo Amazon “coniughi sviluppo e profitto con i diritti dei lavoratori”.

Amazon, da parte sua, risponde con una lettera aperta ai suoi clienti firmata da Mariangela Marseglia,  Country Manager di Amazon.it e Amazon.es e diffusa ai giornali.

Cari Clienti,

oggi è previsto uno sciopero organizzato a livello nazionale da alcune sigle sindacali. In Amazon rispettiamo il diritto di ogni individuo ad esprimere la propria posizione e voglio ringraziare personalmente i colleghi e i dipendenti dei fornitori dei servizi di consegna che ogni giorno lavorano per assicurare che possiate ricevere i vostri ordini.

L’emergenza sanitaria tutt’ora in corso ha avuto un grande impatto sulla vita di tutti noi. Prendiamo molto sul serio il nostro compito di continuare a fornirvi un servizio utile, così come quello di proteggere la salute e la sicurezza di tutto il nostro personale, permettendovi di acquistare e ricevere i prodotti di cui avete bisogno restando a casa il più possibile.

Il nostro impegno nei confronti dei nostri dipendenti non si ferma. Continueremo ad assicurarci che tutto il nostro personale sia adeguatamente protetto, monitoriamo i cambiamenti e aggiorniamo costantemente le misure preventive giorno per giorno. Offriamo test gratuiti e supporteremo in tutti i modi il piano di vaccinazione, appena sarà possibile, per far sì che ogni persona che frequenti i nostri siti venga adeguatamente assistita.

Essere l’azienda più attenta al cliente al mondo significa anche informarvi sulla realtà dei fatti, soprattutto quando questi rischiano di non emergere adeguatamente, per continuare a meritarci la vostra fiducia.

I fatti sono che noi mettiamo al primo posto i nostri dipendenti e quelli dei fornitori terzi offrendo loro un ambiente di lavoro sicuro, moderno e inclusivo, con salari competitivi tra i più alti del settore, benefit e ottime opportunità di crescita professionale.

Usiamo le più avanzate tecnologie e le mettiamo al servizio dei nostri lavoratori e fornitori per migliorare la sicurezza sul lavoro e semplificarlo.

Salari competitivi

I dipendenti Amazon sono assunti inizialmente al 5° livello del CCNL Trasporti e Logistica con un salario d’ingresso pari a €1.550 lordi al mese per i dipendenti a tempo pieno. I corrieri sono assunti da fornitori di servizi di consegne al livello G1 del CCNL Trasporti e Logistica con un salario d’ingresso pari a €1.644 lordi al mese per i dipendenti a tempo pieno, oltre a 300€ netti mensili come indennità giornaliera.

Misure di sicurezza

Assicurare la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e di quelli dei fornitori terzi è la nostra priorità. Abbiamo introdotto oltre 150 aggiornamenti di processo in tutte le nostre attività. Solo in Italia, nel 2020 sono state acquistate più di 230 milioni di unità di disinfettante per le mani, 12 milioni di paia di guanti, 9 milioni di unità di mascherine, visiere protettive e altre protezioni per naso e bocca, e 35 milioni di unità di salviette disinfettanti.

Vi ringrazio per il continuo supporto e per le gentili parole di apprezzamento del nostro lavoro ricevute quest’anno.

Mariangela Marseglia”

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