Ventisei sindaci piacentini chiedono che siano rinviate le elezioni del GAL del Ducato

L'organismo si occupa di erogare fondi comunitari. I sindaci piacentini chiedono "di essere considerati" e parlano di "accordi passati sopra le nostre teste”

Sono ben 26 i sindaci piacentini (su 48 dell’intera provincia) che in una lettera congiunta prendono posizione sul Gal del Ducato. I Gal (Gruppo di azione locale) sono quegli organismi, previsti dalle normative europee, che si occupano soprattutto di erogare fondi comunitari nelle aree rurali. Secondo i firmatari il Gal del Ducato non ascolterebbe le esigenze dei territori.

“Per il rispetto nei confronti del mandato che ci è stato conferito a rappresentare le esigenze e le istanze dei nostri cittadini, delle imprese e dei territori a cui si rivolge gran parte dell’azione del GAL del Ducato, crediamo di avere il diritto di essere maggiormente considerati in seno ad esso e alle decisioni che gli competono”. E’ la presa di posizione dei sindaci delle aree montane e collinari del piacentino al termine di una riunione in Provincia durante la quale si è discusso delle imminenti elezioni del Gruppo di Azione Locale, di cui fanno parte vari soggetti, pubblici e privati (Unioni di Comuni, Camere di Commercio, Consorzio di Bonifica, organizzazioni professionali agricole, ecc.). Un percorso, quello che porta alle elezioni del consiglio di amministrazione e del presidente, dal quale i sindaci si sentono esclusi. “All’inizio di questa fase elettorale – affermano con forza gli amministratori – siamo venuti a conoscenza di accordi che, “passati sopra le nostre teste”, vedrebbero già stabiliti nomi, pesi e contrappesi all’interno all’Ente. Una prassi inaccettabile che, tra l’altro, riduce il peso di Piacenza all’interno del GAL del Ducato. Motivo per cui chiediamo, uniti, il rinvio delle votazioni del C.D.A. e del Presidente, previste per il 27 di luglio: una richiesta forte, senza dubbio, ma motivata dall’esigenza imprescindibile di una maggiore considerazione di chi rappresenta i territori montani e collinari”.

I Sindaci vanno oltre: “Chiediamo dunque che gli amministratori del GAL, in primis il presidente, siano “figli” dei nostri territori dove si concentra l’attività di valorizzazione e promozione del GAL. Precisiamo che non è un veto verso un nome, ma verso un metodo che non mette al centro né la condivisione, né le competenze, né la conoscenza delle aree marginali che soffrono di gravi problemi, ma che hanno in serbo anche grandissime potenzialità. Per questa ragione, nel ribadire con forza la necessità di rinviare le votazioni per consentire un dialogo costruttivo che ci porti ad avere una posizione comune tra i vari attori del territorio che compongono il GAL del Ducato, riteniamo sia necessario altresì aprire una discussione franca volta a garantire, anche tramite statuto e regolamenti, un reale equilibrio di forze tra tutte le varie componenti dell’Ente. Anche perché risulta davvero difficile giustificare, di fronte ai nostri cittadini, la nostra permanenza all’interno della compagine sociale del GAL del Ducato”.

“Per il rispetto nei confronti del mandato che ci è stato conferito a rappresentare le esigenze e le istanze dei nostri cittadini, delle imprese e dei territori a cui si rivolge gran parte dell’azione del GAL del Ducato, crediamo di avere il diritto di essere maggiormente considerati in seno ad esso e alle decisioni che gli competono”. E’ la presa di posizione dei sindaci delle aree montane e collinari del piacentino al termine di una riunione in Provincia durante la quale si è discusso delle imminenti elezioni del Gruppo di Azione Locale, di cui fanno parte vari soggetti, pubblici e privati (Unioni di Comuni, Camere di Commercio, Consorzio di Bonifica, organizzazioni professionali agricole, ecc.). Un percorso, quello che porta alle elezioni del consiglio di amministrazione e del presidente, dal quale i sindaci si sentono esclusi. “All’inizio di questa fase elettorale – affermano con forza gli amministratori – siamo venuti a conoscenza di accordi che, “passati sopra le nostre teste”, vedrebbero già stabiliti nomi, pesi e contrappesi all’interno all’Ente. Una prassi inaccettabile che, tra l’altro, riduce il peso di Piacenza all’interno del GAL del Ducato. Motivo per cui chiediamo, uniti, il rinvio delle votazioni del C.D.A. e del Presidente, previste per il 27 di luglio: una richiesta forte, senza dubbio, ma motivata dall’esigenza imprescindibile di una maggiore considerazione di chi rappresenta i territori montani e collinari”.

I Sindaci vanno oltre: “Chiediamo dunque che gli amministratori del GAL, in primis il presidente, siano “figli” dei nostri territori dove si concentra l’attività di valorizzazione e promozione del GAL. Precisiamo che non è un veto verso un nome, ma verso un metodo che non mette al centro né la condivisione, né le competenze, né la conoscenza delle aree marginali che soffrono di gravi problemi, ma che hanno in serbo anche grandissime potenzialità. Per questa ragione, nel ribadire con forza la necessità di rinviare le votazioni per consentire un dialogo costruttivo che ci porti ad avere una posizione comune tra i vari attori del territorio che compongono il GAL del Ducato, riteniamo sia necessario altresì aprire una discussione franca volta a garantire, anche tramite statuto e regolamenti, un reale equilibrio di forze tra tutte le varie componenti dell’Ente. Anche perché risulta davvero difficile giustificare, di fronte ai nostri cittadini, la nostra permanenza all’interno della compagine sociale del GAL del Ducato”.

Comune di Agazzano – Mattia Cigalini
Comune di Alseno – Davide Zucchi
Comune di Alta Val Tidone – Franco Albertini
Comune di Bettola – Paolo Negri
Comune di Bobbio – Roberto Pasquali
Comune di Borgonovo Val Tidone – Pietro Mazzocchi
Comune di Carpaneto Piacentino – Andrea Arfani
Comune di Castell’Arquato – Giuseppe Bersani
Comune di Cerignale – Massimo Castelli
Comune di Coli – Renato Torre
Comune di Corte Brugnatella – Mauro Guarnieri
Comune di Farini – Cristina Poggioli
Comune di Ferriere – Carlotta Oppizzi
Comune di Gazzola – Simone Maserati
Comune di Gropparello – Claudio Ghittoni
Comune di Lugagnano – Antonio Vincini
Comune di Morfasso – Paolo Calestani
Comune di Ottone – Federico Beccia
Comune di Piozzano – Lorenzo Burgazzoli
Comune di Ponte dell’Olio – Alessandro Chiesa
Comune di Rivergaro – Andrea Albasi
Comune di Travo – Lodovico Albasi
Comune di Vernasca – Giuseppe Sidoli
Comune di Vigolzone – Gianluca Argellati
Comune di Zerba – Pietro Rebolini
Comune di Ziano Piacentino – Manuel Ghilardelli

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