Altri 4 positivi a Piacenza. Regione ed Ausl non forniscono dettagli su questi nuovi casi

Su un tema delicato come quello del virus (e della sua evoluzione) scarseggiano le informazioni specifiche. Nulla si sa, ad esempio, sulla provenienza dei casi odierni

Ci risiamo oggi come ieri il numero di positivi a Piacenza torna a salire (+4 positivi). Numeri fortunatamente contenuti e che sono quasi certamente frutto, anche nella nostra provincia, del cosiddetto screening/tracciamento voluto dalla regione. Purtroppo però (e non ci stancheremo mai di ripeterlo) Regione Emilia Romagna ed Azienda sanitaria piacentina continuano non fornire dati di dettaglio sull’evoluzione della malattia e sui nuovi positivi (non viene più neppure diramato ai sindaci il bollettino bisettimanale che conteneva preziosi riferimenti statistici).

Sappiamo che 12 casi di Bologna sono legati alla logistica e 2 ad una RSA. Sappiamo che a Modena su 8 casi 4 sono rientri dall’estero, tre collegati ad un prosciuttificio, 1 ad un macello.

Su Piacenza invece, ancora una volta, non vengono fornite informazioni supplementari che vogliamo sperare l’Ausl abbia. Resta da capire il perché della scelta della direzione generale di non condividere, come sarebbe doveroso, questi dettagli con la cittadinanza.

Sono casi legati alla logistica, al comparto carni, a rientri dall’estero, ad Rsa, a giovani della movida o si tratta di badanti o ancora di operai? Sono a Piacenza, Fiorenzuola, Castel San Giovanni? Sono persone recentemente rientrate dall’estero?

Saperlo non è questione di pruriginosa curiosità ma aiuterebbe tutti a costruirsi un quadro consapevole dell’evoluzione dalla malattia, adottando se del caso i comportamenti più opportuni. La regione investe (meritoriamente) capitali ingenti nello screening, individua positivi ma chi siano questi nuovi casi è, chissà perché, affar di stato.

Tenere i dati gelosamente custoditi all’interno dell’Ausl oltre ché incomprensibile alimenta inutili voci quando sarebbe così facile adottare un criterio di chiarezza e trasparenza!

Non dovremmo nemmeno essere qui, a distanza di mesi dall’inizio della pandemia, a reiterare la stessa tanto legittima quanto insoddisfatta richiesta.

Il bollettino Coronavirus del 26 luglio

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 29.552 casi di positività, 61 in più rispetto a ieri, di cui 40 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.
Efficace l’azione di tracciamento. Dei 61 nuovi casi, 56 (il 92%) sono stati intercettati dalla sanità pubblica o perché erano già in isolamento (25 le persone a cui il tampone è stato fatto quando già erano state poste in sicurezza), contatti di casi già noti, rientri dall’estero (per i quali in Emilia-Romagna la Regione ha previsto due tamponi naso faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen), controlli a tappeto, tuttora in corso, nei comparti della logistica e della lavorazione carni (voluti sempre dalla Regione).
In particolare, di questi 56: 9 sono da screening sierologici, 20 da contact tracing, 9 dai controlli sui rientri dall’estero e 18 da quelli nei settori logistica e macellazione.
Dunque, una massiccia azione di prevenzione basta su controlli nel territorio che sta permettendo al servizio sanitario regionale di individuare anche le persone asintomatiche, isolando possibili focolai, per poi circoscriverli, o per gestire quelli noti, tutti sotto controllo.
Quanto alla situazione nei territori, la provincia di Bologna e quella di Modena sono le due aree coi numeri maggiori. Dei 61 nuovi casi, 24 si registrano nella provincia di Bologna, 18 asintomatici. Dei 24, 12 sono collegati a focolai noti in aziende della logistica o dovuti ai controlli avviati nel comparto, 2 al focolaio isolato sempre nei giorni scorsi in una Casa residenza anziani del capoluogo, gli altri a focolai familiari o casi sporadici. Degli 8 in provincia di Modena, 4 sono rientri dall’estero, 3 collegati al focolaio individuato in un prosciuttificio nei giorni scorsi e uno dai controlli nel comparto macellazione. Tutte le situazioni, comunque, sono gestite dalla sanità pubblica, con le persone già in isolamento.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

I tamponi effettuati ieri sono 3.140, per un totale di 612.985. A questi si aggiungono anche 1.070 test sierologici per un totale di 191.026.
I guariti salgono a 23.793 (+15), l’81% dei contagiati da inizio crisi. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.444 (45 in più di quelli registrati ieri).
Purtroppo, si registra un nuovo decesso: una donna del territorio forlivese.

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.365 (+28 rispetto a ieri). Restano complessivamente 4 i pazienti in terapia intensiva, scendono a 75 (-3) quelli ricoverati negli altri reparti Covid.

Le persone complessivamente guarite salgono a 23.793 (+15rispetto a ieri): 180 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.613 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.592 a Piacenza (+4, di cui 1 sintomatico), 3.759 a Parma (+3 ), 5.080 a Reggio Emilia (+1, di cui 1 sintomatico), 4.103 a Modena (+8 di cui 1 sintomatico), 5.237 a Bologna (+24, di cui 6 sintomatici); 425 a Imola (+4, di cui 1 sintomatico), 1.081 a Ferrara (invariato); 1.148 a Ravenna (+5, di cui 3 sintomatici), 992 a Forlì (+6, di cui 3 sintomatici), 829 a Cesena (invariato) e 2.276 a Rimini (+6 di cui 5 sintomatici).

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome