A Piacenza arriva il Metrobus: sostituisce le linee 2 e 3 e la navetta Lupa, con passaggi ogni 10 minuti

Verranno impiegati solo autobus a metano ed a breve anche ibridi. Ci saranno anche estensioni verso Besurica, Sant'Antonio e Farnesiana con corse ogni 20 minuti

Nasce Metrobus, il nuovo servizio di pullman di Piacenza, ad alta frequenza. Collegherà Barriera Torino con l’università Cattolica di San Lazzaro, con una frequenza di dieci minuti. Ci saranno poi estensioni della linea fino a Sant’Antonio da una parte e fino a Montale dall’altra (con frequenza ogni 20 minuti). Inoltre ci saranno due ulteriori interconnessioni,  una che partirà da piazzale Torino per la Besurica ed una dalla Cattolica per il quartiere Farnesiana, passando dal carcere, entrambe con un passaggio ogni venti minuti.

La linea Metrobus, presentata questa mattina in conferenza stampa, impiegherà solo autobus a metano (ed a breve ibridi elettrici/metano) e nasce da uno studio durato un anno e mezzo per capire punti di forza e criticità del trasporto pubblico urbano di Piacenza.

Come ha spiegato il sindaco Patrizia Barbieri non si è voluto aumentare il traffico veicolare, aggiungendo nuovi bus, ma si è scelto di rimodulare i servizi esistenti, ottimizzandoli. Metrobus, in via sperimentale, andrà dunque a sostituire le “vecchie” linee 2 e 3 ed anche la Navetta Lupa ma con lo farà con tempi di attesa fra una corsa e l’altra ridotti a dieci minuti e con le estensioni verdi e rosse.

Proprio per il cadenzamento ravvicinato di passaggi dei bus si è voluto accostare questa linea, anche nel nome, al concetto di metropolitana (un progetto a cui – ha detto il sindaco – continuiamo a lavorare).

Bisognerà solo sperare che, alla prova dei fatti, i piani del Comune, di Tempi e di Seta non siano rovinati dal traffico e che si riescano a rispettare i fatidici 10 minuti.

Il presidente di Seta antonio Nicolini ha colto l’occasione anche per anticipare alcune novità. In primo luogo l’arrivo, a Piacenza, nei prossimi tre anni di 60 nuovi bus prevalentemente a metano o ibridi (metano + elettrico). Considerando che l’attuale flotta (compresi i bus di scorta) è composto da 190 mezzi, vorrà dire sostituire circa un terzo dei veicoli in servizio, abbassando l’età media della flotta dagli attuali 12,7 anni a 9 anni, rientrando nella media europea di vetustà. Uno sforzo economico sostenuto con fondi statali, regionali, con mezzi finanziari di Seta ed anche grazie ad un contributo del comune di piacenza dio 7 milioni di euro.

Inoltre, ha anticipato Nicolini, entro fine anno sui bus piacentini sarà possibile salire senza biglietto e pagare la corsa direttamente con carta di credito o bancomat di nuova generazione.

L’assessore Paolo Mancioppi ha sottolineato l’importanza dell’estensione delle linee alla Besurica, Farnesiana e Sant’Antonio, quartieri che negli anni sono cresciuti notevolmente e che avevano l’esigenza di servizi rafforzati.

 

 

 

 

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