A Piacenza il picco di Omicron è già passato

Secondo il direttore generale Ausl Luca Baldino “i dati dicono che siamo in fase discendente. Si intravede la luce infondo a questo quarto tunnel”

Dati in discesa questa settimana sul fronte positivi rispetto a quella precedente. E’ quanto emerge dal consueto report dell’Ausl che evidenzia 6.085 positivi rispetto ai 7.233 di sette giorni fa, pari ad un -15,8%.

Lo stesso direttore dell’Ausl Luca Baldino conferma questo trend.

«I dati ci dicono che dovemmo esser fase discendente. Il picco per noi, come per la Lombardia è stato raggiunto la scorsa settimana. I numeri restano al momento ancora altissimi ma sono in calo. Piacenza è in quella parte dell’Italia in cui la curva epidemica tende verso il basso. I numeri dovrebbero continuare ad essere in discesa per le prossime settimane. Speriamo di non essere smentiti da una qualche nuova variante. Certo i numeri restano ancora elevati e la pressione sugli ospedali è decisamente alta ma gestita e gestibile. Insomma siamo alla fine del quarto tunnel o almeno vediamo la luce in fondo al tunnel».

Piacenza citta “lombarda” sul fronte Covid

Tornando ai numeri questa settimana a Piacenza si registra un incidenza di 2.142 positivi per 100 mila abitanti, in linea con la media nazionale dove però il trend numerico è ancora in ascesa, così come in Emilia Romagna. La nostra provincia, al pari della Lombardia (-12,6%), è invece in discesa con un -15,8%. Questo a dimostrazione del fatto che che per quanto riguarda il Covid- dal paziente zero in poi – il nostro territorio è strettamente interconnesso alla Lombardia più che non all’Emilia e sale e scende di pari passo. 

Il direttore dell’Ausl Baldino ha anche spigato che dovrebbero essere finalmente risolti i problemi informatici che hanno causato, negli ultimi giorni, difficoltà nella trasmissione dei dati fra Piacenza e la Regione e di conseguenza il Ministero della Salute. In buona sostanza anziché trasmettere i dati singolarmente si è adottata una diversa soluzione tecnica che consente la trasmissione “massiva” dei numeri. Un’innovazione che i sistemi hanno fatto fatica “a digerire” nei primi giorni di utilizzo.
Partendo da questo nuovo meccanismo anche i dati presentati oggi alla stampa differiscono lievemente rispetto al passato. Per fornire una fotografia più accurata della situazione e degli andamenti l’azienda sanitaria ha infatti deciso di basare il report non sulla data di trasmissione alla Regione (che sarebbe risultata sballata a causa dei sopraccitati disguidi) ma sulla data di effettiva positività al tampone.

Tamponi che nella scorsa settimana sono stati 26.802 con un rapporto positivi/tamponi anch’esso in netta diminuzione sia rispetto al picco della scorsa settimana ma anche rispetto a due settimane fa.

Crescono i positivi nelle case di riposo. Individuato un focolaio

Salgono, forse un po’ a sorpresa, i positivi nelle CRA, come l’ha definita Baldino “una nota dolente”. In totale le nuove diagnosi sono 53, 23 operatori e 33 ospiti. Di questi fortunatamente solo cinque sono sintomatici (con sintomi lievi), un anziano ricoverato e quattro operatori. Metà dei casi è stata individuata in una singola struttura per anziani dove quindi si può parlare di “focolaio”. L’Ausl non ha fornito il nome del ricovero in questione «per privacy e perchè sono in corso altri accertamenti».

Numeri elevati fra gli studenti

Il report conferma quanto un qualunque genitore piacentino già ben conosce: la riapertura delle scuole ha significato un’esplosione dei casi fra i banchi ed il conseguente ricorso alla Dad. Infatti il 21,627% dei nuovi positivi diagnosticati a Piacenza appartiene alla fascia scolastica fra gli 0 e i 18 anni. In totale fra gli studenti i nuovi positivi sono 1.316.

Un quarto della popolazione piacentina in isolamento

Le quarantene e gli isolamenti, come normalmente avviene durante le ondate, sono ancora in fasce ascendente, muovendosi in leggero ritardo rispetto al crescere dei positivi. Questa settimana le persone in isolamento (perchè Covid positive) sono 10.397 mentre quelle in quarantena (perchè contatti stretti) sono 1.981 per un totale di 12.378.

Peraltro, a fronte di numeri così elevati, il famoso contact tracing è totalmente saltato e quandi è demandato alle stesse ersone rispettare le regole che impongono eventuali comportamenti in seguito a contatti.

Meno interventi per le UscaUn altro numero che testimonia la fasce discendente di questa ondata è quello relativo agli interventi delle Usca che, pur restando elevatissimi, scendono nettamente rispetto alle ultime due settimane. Rimangono stabili gli accessi al pronto soccorso di casi Covid Like con una media giornaliera di 26 accessi (erano 27 la scorsa settimana).

Aumentano i ricoveri ospedalieri ma con un incremento lineare

Continuano ad aumentare invece i ricoveri ospedalieri di persone positive al Covid. Anche questo è un trend già visto in passato e che si muovo con qualche settimana di ritardo rispetto all’andamento delle positività. I ricoveri su base settimanale sono aumentati a 172 e stamane erano ulteriormente cresciui a 190. Secondo Baldino «aumenteranno ancora per tutta settimana ma con un incremento che, a questo punto, dovrebbe essere lineare non esponenziale. Se dovessero superare le 200/220 unità potremo dover apportare qualche altra modifica organizzativa».

Allo stesso modo è anche cresciuto il numero dei decessi, che in larga parte hanno riguardato persone anziane. Tre decessi riguardavano persone relativamente giovani. Una – ha spiegato l’Ausl – aveva un tumore polmonare che è presumibilmente la causa di morte primaria, mentre le altre due erano non vaccinate.

Modifiche organizzative ambulatori e chirurgie

I numeri elevati di queste settimane (e delle prossime) continueranno a tenere alta la pressione sulle strutture ospedaliere,, sui laboratori e sugli hub vaccinali. Per questo l’Ausl ha apportato alcune modifiche alle strutture organizzative.

Rimodulazione attività ambulatoriale

Per permettere all’Azienda di potenziare l’attività vaccinale con la disponibilità oraria dei professionisti sanitari, a partire da lunedì 17 gennaio si è proceduto con la:
•Sospensione di alcune prestazioni di specialistica ambulatoriale di odontoiatria, medicina dello sport, ecografia, ortopedia erogate da personale convenzionato
•Rimodulazione delle attività ambulatoriali di dermatologia, oculistica, terapia del dolore
•Sospensione temporanea dell’attività di alcuni punti prelievo territoriali.

Rimodulazione attività chirurgica

Per fronteggiare l’aumento di ricoveri di pazienti Sars-COV-2 positivi l’Azienda ha temporaneamente diminuito di 7 slot operatori l’attività settimanale del Comparto Operatorio dell’Ospedale di Piacenza.
TalI decurtazioni riguardano esclusivamente prestazioni da eseguire senza priorità e per ora sono limitate alle prossime 3-4 settimane, compatibilmente con l’emergenza epidemica.
Previsto potenziamento dell’attività per il comparto operatorio dell’Ospedale di Castel San Giovanni.

Vaccinazione libere per gli over 50 all’Expo

L’Ausl di Piacenza ha comunicato che per favorire la vaccinazione degli over 50 a partire dal 20 gennaio ci sarà il libero accesso al solo punto vacinale di Piacenza Expo, per prime e terze dosi, senza obbligo di prenotazione.

 

 

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