A Piacenza la variante Delta fa schizzare il numero dei positivi: +310%

I numeri restano ancora contenuti (82 casi la scorsa settimana) ma l'improvvisa risalita preoccupa i vertici dell'Ausl. Gran parte dei casi fra giovani e giovanissimi

C’è stato un deciso peggioramento sul fronte Covid a Piacenza ed infatti il direttore generale dell’Aziend Usl ha deciso di convocare una conferenza stampa non programmata proprio per illustrare questa improvvisa progressione esponenziale dei numeri. La curva dei contagi è in netta risalita questa settimana rispetto a quella precedente con 82 casi totali, pari ad un +310% (fra il 28/6 ed il 4/7 i casi erano stati 20).

«Capite il perché della nostra preoccupazione – ha detto Baldino -. Ci tenevo ad avvisare la popolazione, a spiegare che c’è questo trend di risalita legato alla variante Delta che è molto più contagiosa della variante inglese e ormai la sta soppiantando.  La quasi totalità dei nuovi positivi è stato infettato proprio da questa variante che è partita dalla Lombardia e si è rapidamente estesa al nostro territorio ma che sta interessando anche Parma e Reggio.  Pur se molto contagiosa grazie effetto vaccini ed il contenimento dei casi che otteniamo con 9 mila tamponi alla settimana ed al contact tracing non abbiamo avuto conseguenze né in termini di ricoveri né di decessi».

Larga parte dei nuovi contagi interessa  le fasce dei giovani con 44 positivi ogni 100 mila abitanti nella fascia 0-17 e con 45 positivi nella fascia 18-40.

I numeri se presi in senso assoluto sono ancora piccoli e ma dobbiamo stare attenti e vaccinarci. Lo dico soprattutto a quei 13.800 piacentini con più di 60 anni non ancora vaccinati: attenzione siete proprio voi i più esposti al pericolo di sviluppare problematiche gravi».

Tornando un attimo i numeri i nuovi positivi per 100 mila abitanti nella nostra provincia diventano 29, numeri più alti sia rispetto al resto della regione Emilia Romagna (12) sia alla Lombardia (12) ma anche al dato nazionale (13). Sostanzialmente uguale rispetto alla settimana precedente il numero di tamponi che sono stati 8.942  mentre il rapporto tamponi/positivi è passato da uno 0,2% ad un 0,9%, oltre quattro volte di più.

Crescendo i positivi, grazie al contact tracing cresce anche il numero di persone in quarantena od isolamento che diventa di 460, 168 in più della settimana precedente.

Restano sostanzialmente stabili (o meglio in lievissimo aumento) gli accessi al pronto soccorso di persone Covid-like (due di media) mentre da tre settimane non si registrano decessi ed i ricoveri di persone Covid restano vicini allo zero.

Il dato importante che emerge dalla conferenza dell’ingegner Baldino è comunque che i vaccini funzionano anche contro la variante Delta «Su 82 nuovi positivi solo una decina avevano ricevuto una prima dose di vaccino mentre quelli che avevano ricevuto la doppia dose erano due o tre e nessuno di loro ha comuqnue avuto più di un leggero raffreddore».

Il dottor Marco Delle Donne, responsabile del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl piacentina, ha spiegato che ogni organismo ha una differente risposta al vaccino e quindi può accadere che anche qualcuno con doppia dose abbia una risposta immunitaria differente e risulti positiva mentre altri soggetti invece risultino pienamente protetti.

«I vaccini – ha detto –  proteggono dal contagio in maniera assoluta e sicuramente proteggono in maniera assoluta dalle conseguenze del contagio. Anche persone in età matura, sopra 60 anni, che sono state contagiate nonostante il vaccino anno avuto sintomatologie lievi, un  mal di gola, un raffreddore, al massino qualche linea di febbre ma nulla di più».   raffreddore febbre

Purtroppo però, è stto sottolineato, i numeri dei vaccinati nelle fasce attualmente più colpite, quelle giovanili, sono ancora molto bassi.

«Non pensate – hanno detto i rappresentanti dell’Ausl piacentina – questo maledetto virus ce lo siamo lasciati alle spalle. Però grazie ai vaccini, all’esperienza, al contact tracing non sarà più come un anno fa.  Occorre però vaccinarsi».

Marco Delle Donne ha evidenziato che «i numeri sono quelli che sono. E’ una situazione preoccupate non per la gravità della malattia, non per la corsa all’ospedalizzazione che non c’è ma perché i casi di positivi alla variante Delta stanno aumentando in tutta Europa. Il rischio (oltre agli effetti sulla salute) è che si inaspriscano nuovamente le misure di prevenzione e che ci richiudano nuovamente in zone gialle, arancioni e rosse. Occorre usare prudenza in tutte le occasioni di aggregazione. Occorre vaccinarsi».

Il tutto sperando che i festeggiamenti per la vittoria degli europei non dia un’ulteriore spinta verso l’alto ai numeri.

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