Adeguamento sismico. Mille studenti di Gioia, Respighi e Colombini faranno lezione in “container didattici”

Si tratta di interventi finanziati dallo Stato per la messa in sicurezza. Alcuni lavori non sarebbero compatibili con l’attività didattica. Dura presa di posizione del sindacato Gilda

Saranno un migliao gli studenti piacentini di tre scuole superiori, Gioia, Respighi e Colombini, che, in diversi momenti, fra l’estate 2022 ed il 2023, dovranno seguire le lezioni in appositi “container didattici”. Una scelta “obbligata” secondo Paola Galvani, consigliere provinciale con delega a Istruzione e Diritto allo Studio, che interviene per fare chiarezza al riguardo.

“Si tratta – spiega Galvani – di interventi che lo Stato finanzia per il superamento delle criticità e per la messa a norma e in sicurezza degli spazi, dal punto di vista antisismico, che riguarderanno progressivamente tutti gli istituti scolastici. Proprio per la loro natura prevedono tempi e scadenze vincolanti a partire dall’affidamento dei lavori, pena la perdita dei finanziamenti stessi”.

“Gli interventi già finanziati – prosegue il consigliere Galvani – riguardano l’istituto Romagnosi di Piacenza (importo intervento: un milione di euro; stato di avanzamento: in corso di esecuzione), l’edificio adibito a sede Itis del Centro Scolastico Medio Superiore di Fiorenzuola (importo intervento: 700mila euro; stato di avanzamento: in corso di esecuzione), il liceo Gioia di Piacenza (importo intervento: 1,5 milioni, inizio lavori estate 2022), il liceo Respighi di Piacenza (importo intervento: 1,8 milioni; inizio lavori nel 2023), il liceo Colombini di Piacenza (importo intervento: 6,6 milioni; inizio lavori nel 2023) e l’istituto Marconi di Piacenza (importo intervento: 3,5 milioni; inizio intervento nel 2023)”.

“Per gli istituti Gioia, Respighi e Colombini non sarà possibile – osserva Galvani – intervenire senza determinare impatti, su parte delle aule che ospitano gli studenti, non compatibili con l’attività didattica: per questo motivo si renderà necessario un parziale spostamento di un totale di circa mille studenti – distribuito, in sequenza, in momenti diversi – in appositi “moduli didattici per la formazione di comprensori scolastici temporanei”, che devono essere conformi anche alla normativa contro il contagio da Covid-19”.

“Degli interventi – precisa Paola Galvani – si era già discusso insieme ai dirigenti scolastici delle scuole che saranno interessate dagli spostamenti, e con gli stessi dirigenti scolastici – che sono gli unici interlocutori di riferimento in questo caso – la Provincia ha da tempo aperto un Tavolo di confronto che ha l’obiettivo di individuare le modalità più idonee per ridurre al minimo gli inevitabili impatti sull’attività didattica di queste opere, che sono tuttavia indispensabili per la tutela della sicurezza di studenti, dirigenti, personale docente e Ata”.

“Le localizzazioni indicate nel bando per l’affidamento del noleggio dei moduli didattici – conclude il consigliere Paola Galvani – sono da considerarsi puramente indicative, poiché sono in corso ulteriori verifiche che potrebbero portare, alla loro conclusione, all’individuazione di aree differenti. Questa circostanza è chiaramente indicata nel bando, che riporta che si trattava di indicazioni non vincolanti alla formulazione dell’offerta. I container didattici saranno comunque collocati in zone vicine, entro poche centinaia di metri dalle scuole interessate”.

Secondo il sindacato Gilda: “Grave scorrettezza istituzionale della Provincia e della politica piacentina”

La scelta non è però piaciuta al sindacato Gilda che si è fatta sentire con un durissimo comunicato stampa.

“Ci sono politici a Piacenza che sembrano non aver alcun rispetto dei corpi rappresentativi, riteniamo gravissimo che i sei soggetti titolari della rappresentanza collettiva dei docenti delle Scuole Statali, tra cui anche la Gilda degli Insegnanti, non siano stati adeguatamente e preventivamente informati dagli amministratori dell’ente locale dell’intenzione di trasferire, temporaneamente, la sede di lavoro di decine di nostri colleghi in punti diversi della città. La vicenda riguarda il Licei Colombini, Gioia e Respighi i cui edifici scolastici nei prossimi mesi dovrebbero essere interessati da lavori, un modo di fare politica che si commenta da solo”. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, così commenta: “Un atteggiamento di mancato confronto che si ripete, lo abbiamo già visto con la creazione dell’Istituto Omnicomprensivo di Bobbio e il conseguente smembramento del Tramello-Cassinari. ai politici piacentini vorremmo ricordare che la sola Gilda Unams rappresenta migliaia di docenti, mortificare continuamente una parte così importante del corpo elettorale non dovrebbe essere una loro priorità, visto che tra poco si vota proprio nel capoluogo,- e conclude – ad ogni buon fine vigileremo e se dovesse rendersi necessario avvieremo le opportune iniziative”.

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