Aggressione ad agenti nel carcere di Piacenza. Foti: “pugno di ferro contro i violenti”

Un incendio ed una aggressione al personale medico nella casa circondariale di Piacenza. Il sindacato lamenta grande carenza d'organico. Il deputato Tommaso Foti (Fratelli d'Italia) esprime "piena solidarietà agli agenti" e chiede il "pugno di ferro contro i violenti"

«Piena solidarietà agli agenti della Polizia Penitenziaria nuovamente aggrediti all’interno del carcere “Le Novate”. Non è più accettabile che detenuti turbolenti provochino situazioni di grave pericolo sperando in future indulgenze. Con chi ricorre alla violenza occorre usare il pugno di ferro e il Ministro della Giustizia deve essere il primo ad esserne convinto» lo sostiene l’on Tommaso Foti, deputato di Fratelli d’Italia, che annuncia al riguardo la presentazione di una dettagliata interrogazione parlamentare.

L’episodio è avvenuto ieri sera nella casa circondariale di Piacenza ed è stato reso noto dal sindacato Fp Cgil Polizia Penitenziaria Emilia Romagna. Un detenuto avrebbe appiccato un incendio nella sua cella ed otto agenti sono rimasti intossicati a causa dei fumi, dovendo ricorrere alle cure mediche presso il pronto soccorso cittadino. Sono però riusciti a domare le fiamme ed evitare conseguenze più gravi. Un altro detenuto invece avrebbe tentato di aggredire personale medico della locale infermeria.

Presa di posizione del sindacato Fp Cgil Polizia Penitenziaria

«Grazie alla grande professionalità dei poliziotti penitenziari – scrive Santo Guercio, coordinatore regionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria – si è evitato il peggio: oltre a domare le fiamme i Poliziotti sono riusciti a salvaguardare l’incolumità del detenuto che ha appiccato l’incendio e degli altri detenuti della sezione. Episodi come questo, in cui i poliziotti penitenziari hanno dimostrato grande capacità d’intervento, denotano quanto, per svolgere questa delicata professione, serva un’elevata professionalità e capacità di gestire eventi critici».

«La Casa Circondariale di Piacenza – continua Guercio –  soffre una grave carenza d’organico, soprattutto a causa del grande numero di distacchi o missioni di personale inviato a lavorare lontano da Piacenza. La nostra Casa Circondariale ha infatti la più alta percentuale di distacchi fuori sede dell’Emilia Romagna (circa 32 unità). Per questo chiediamo che il Ministro provveda a limitare il ricorso a questo istituto ai casi di gravi motivi familiari. Devono inoltre cessare le missioni di personale che da Piacenza viene inviato a lavorare in altri istituti».

Il comunicato del sindacato Si.N.A.P.Pe

Questa invece il comunicato a firma di  Gianluca Giliberti, Segretario Regionale del Si.N.A.P.Pe Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria che ricostruisce nel dettaglio i due episodi

«Ieri sera, presso il Carcere “Novate” di Piacenza, si sono verificati gli ennesimi episodi critici che hanno minato fortemente l’ordine e la disciplina all’interno del suddetto penitenziario. In un primo momento – afferma Giliberti – un detenuto straniero avrebbe tentato di aggredire il personale sanitario, a seguito di invio presso il reparto Infermeria. Lo stesso, poi, avrebbe aggredito anche un Poliziotto Penitenziario, intervenuto a calmarne l’intemperanza.

Nel frattempo, un altro detenuto, della stessa sezione del recluso di cui sopra, prendeva ad incendiare indumenti ed oggetti presenti nella propria camera di pernottamento.

Il personale di Polizia Penitenziaria in servizio – continua il sindacalista – faceva quindi evacuare il reparto detentivo e defluire i reclusi presso i cortili passeggi, per evitare che gli stessi potessero essere intossicati dal fumo proveniente dalla cella in fiamme. Il detenuto autore dell’incendio, non contento del gesto già commesso, una volta fuori dalla camera di pernottamento, aggrediva il personale di Polizia Penitenziaria che, con non poca difficoltà, riusciva a contenerne l’agitazione. Il bilancio di tale giornata di ordinaria follia sembra racconti di 5 o 6 Poliziotti finiti al pronto soccorso del nosocomio cittadino di cui un paio con prognosi superiori ai 10 giorni e un poliziotto tenuto sotto osservazione per l’intera notte a seguito di intossicazione da fumo».

«Siamo dinanzi a situazioni insostenibili – conclude a il segretario del Si.N.A.P.Pe  – non possiamo più tollerare che i lavoratori debbano essere esposti a questi rischi. Quotidianamente siamo spettatori di situazioni allarmanti (negli ultimi giorni eventi critici si sono verificati a Parma, Ferrara, Bologna, ecc.); l’Amministrazione deve intervenire autorevolmente, prima che la situazione precipiti».

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