In tempo di virus al liceo Gioia di Piacenza le lezioni si trasferiscono sulla rete

Attraverso un'apposita piattaforma si fa lezione contemporanea ad una ventina di ragazzi. Hanno incominciato gli studenti delle quinte che fra pochi mesi dovranno affrontare la maturità

Lo stop forzato alle lezioni se da un lato può fare la gioia di tanti studenti, soprattutto quelli più piccoli, dall’altro preoccupa i ragazzi delle quinte che fra esattamente quattro mesi si troveranno ad affrontare la maturità. Perdere quindici giorni di lezioni, se non di più, può avere conseguenze pesanti sul risultato finale.

Per questo sono varie ormai le scuole emiliane, venete e lombarde che si stanno attrezzando per fare lezione via Internet.

Al Gioia di Piacenza lezioni via web in seguito al CoronavirusFra queste non poteva mancare il Liceo Gioia di Piacenza che è stato fra i primi istituti superiori italiani a lanciare in via sperimentale, 7 anni fa, la “flipped classrom”. Una sezione dove tutte le attività scolastiche avvengono in digitale. Gli studenti ricevono le lezioni degli insegnanti sul computer e in classe al posto delle lezioni frontali si seguono percorsi didattici innovativi.

Proprio sulla scorta di questa esperienza è stato relativamente semplice far fronte all’emergenza Coronavirus e predisporre le lezioni via computer.

A raccontarci come funziona è la professoressa di matematica e fisica Elena Gabbiani che già era stata una delle “inventrici” della classe sperimentale.

«Utilizziamo la piattaforma Teams che fa parte di Microsoft Office 365. Si tratta di uno strumento molto potente. E’ una classe virtuale a tutti gli effetti. Noi professori, da casa, davanti al nostro computer, con la webcam facciamo lezione. Ci seguono circa 20/22 studenti per volta. Possiamo spiegare, confrontarci con loro, anche fare verifiche. Quando un ragazzo interviene ad esempio per porre una domanda, compare sul monitor. Con i software che abbiamo è esattamente come se stessimo facendo lezione sulla Lim, in classe».

Ci risulta che abbiate dato priorità alle quinte ed iniziato dalle materie più ostiche come matematica e fisica.

«Sono partita io, luned’, con la quinta E, poi si sono via via aggiunti altri insegnanti, non solo di matematica ma anche di filosofia, italiano, storia, inglese ed altre materie. Abbiamo incominciato con le quinte perché con la maturità sempre più vicina non possiamo permetterci di perdere due settimane di lezioni, se non di più. E’ impensabile. Sto anche facendo la formazione ad altri insegnanti in modo da essere pronti, in caso si prolungasse lo stop  oltre il primo marzo, a fare lezione anche alle altre classi».

I ragazzi della Flipped Classrom continuano a ricevere i podcast, cioè le vostre audio video lezioni via computer?

«Si. Anzi stiamo creando delle linee guida per tutti gli insegnanti in modo che anche altre sezioni possano usufruire dello stesso sistema che si è dimostrato molto valido».

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