Al magazzino Unieuro Piacenza stop alle “cooperative”.  I lavoratori saranno assunti da una Srl

Storico cambiamento nel centro logistico piacentino. Ad annunciarlo in sindacato SiCobas

Proprio lunedì l’inserto economico del Corriere della sera ha dedicato due pagine a Piacenza “capitale dei facchini” gettando uno sguardo impietoso su una provincia che ha svenduto larghe porzioni di territorio ad una logistica capace di portare ben poca ricchezza ma tantissimo conflitto sociale. Scelte politiche sbagliate del passato i cui effetti negativi si riverberano nel presente acuiti anche da una deregulation del mercato del lavoro che ha permesso lo  sviluppo di “cooperative”  che hanno ben poco di mutualistico e servono spesso per restringere ancor di più il perimetro dei diritti dei lavoratori.

Dopo anni di lotta sindacale qualcosa forse sta iniziando a cambiare. In questo senso va la notizia diffusa oggi dal sindacato Si Cobas e relativa al magazzino Unieuro di Piacenza dove il lavoro d’ora in poi sarà gestito non più attraverso l’intermediazione di una cooperativa ma con l’assunzione diretta da parte di una srl.

«Con grande orgoglio – scrive il sindacato – annunciamo di aver firmato oggi l’accordo di cambio appalto per il magazzino Unieuro di Piacenza, che porterà all’eliminazione della cooperativa e all’assunzione diretta da parte del consorzio (una SRL, fonte di maggiori garanzie creditizie per i lavoratori e di maggiori tutele sulla malattia). Ai lavoratori saranno ovviamente garantite tutte le condizioni economiche e contrattuali vigenti, mentre già vi è l’impegno da parte del consorzio operante per un tavolo di trattativa che regolarizzi la gestione del personale interinale, sinora dimenticato ed esposto a grave precarietà esistenziale ed economica.
Quella per l’eliminazione delle cooperative è una battaglia storica del S.I.Cobas, che in 10 anni di lavoro a Piacenza è riuscito a imporre l’assunzione con SRL in quasi tutti i magazzini dove è presente. Ma in questo caso vale doppio: non si tratterà solo di avvicendamento ma anche di eliminazione di un livello di intermediazione: nella logistica quello della filiera datoriale è un problema grave, perché ogni livello comporta perdite per i lavoratori. Toglierne uno è una notizia molto positiva!»
«Questo risultato – continua SiCobas – non piove dal cielo ma è frutto della costante crescita nel magazzino del S.I.Cobas. Per anni la nostra sigla è stata osteggiata dalla filiera datoriale, ma grazie al coraggio dei lavoratori è cresciuta costantemente sino a divenire la più grande e rappresentativa nello scorso settembre».

 

 

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