Al Santuario Madonna del Monte premiato dalla Banca di Piacenza lappuntato dei Carabinieri Domenico Bombini

«Dedico questo premio a tutti i miei colleghi, senza i quali non sarei nulla e alla mia famiglia, che mi ha educato a mettermi a disposizione degli altri, e a mia figlia Sveva, nata solo un mese fa»: queste le parole di Domenico Bombini, Appuntato scelto dell’arma dei Carabinieri in servizio a Pavia, visibilmente emozionato al momento del ritiro del Premio Solidarietà per la vita Santa Maria del Monte, promosso dalla Banca di Piacenza e giunto alla sua trentaduesima edizione.
Domenico Bombini “Sia nella sua attività di carabiniere, sia come volontario – recita la motivazione, letta dalla crocerossina Paola Farroni – si è spesso distinto con gesti di grande generosità verso persone in difficoltà. In particolare, impegnato in un’azione di soccorso in seguito a un incidente stradale, si è tuffato nel torrente Brembiolo traendo a riva e mettendo in salvo due bambini e la loro madre, che stavano annegando intrappolati nell’auto, completamente sommersa dall’acqua dove il mezzo era finito, capovolgendosi”.
L’Appuntato scelto (accompagnato da Chaka, ragazzo 29enne colpito qualche mese fa da arresto cardiaco in una piazza di Pavia e salvato dal carabiniere nato e residente a Piacenza con il defibrillatore in dotazione: i due sono diventati amici), volontario della Croce Rossa, ha poi annunciato la decisione di destinare il premio in denaro alla Cri di Piacenza, ricevendo i sentiti ringraziamenti del suo presidente avv. Alessandro Guidotti, presente alla manifestazione.
Il prefetto Daniela Lupo ha spiegato le ragioni della scelta fatta dalla Commissione aggiudicatrice del Premio, di cui è presidente: «Domenico Bombini – ha detto -, sia con la divisa, sia come semplice cittadino, ha dimostrato di sapersi mettere al servizio degli altri, rischiando in alcuni casi la propria vita per salvare quella altrui». Un aspetto sottolineato anche dal Vescovo Adriano Cevolotto, per la prima volta al Monte («posto splendido, sembra un Paradiso terrestre»), che ha definito la disponibilità dell’essere umano di poter dare la vita per qualcun altro «il segreto del Regno dei Cieli».
Franco Albertini, vicepresidente della Provincia e sindaco del Comune Alta Val Tidone (rappresentato anche dall”assessore Giovanni Dotti) ha dal canto suo ringraziato la Banca di Piacenza («a cui si deve la rinascita del Monte, simbolo della vita che nasce e si rinnova, con l”esempio emblematico di un fenomeno naturale come la danza nuziale delle formiche alate intorno al campanile»), il rettore del santuario don Gianni Quartaroli, l’Ufficio tecnico comunale, il gruppo Amici del Monte, il coro parrocchiale di Trevozzo, la Protezione civile Tidone-Tidoncello, «ognuno capace di offrire in ogni circostanza il proprio contributo organizzativo alla manifestazione» e ricordato le figure di don Luigi Occhi, mons. Domenico Ponzini e padre Eugenio Fornasari.
Giuseppe Nenna, presidente del Cda della Banca di Piacenza, ha sottolineato l’impegno di chi, 32 anni fa, ha dato vita al Premio, ovvero il presidente del Comitato esecutivo della Banca Corrado Sforza Fogliani («anima e motore di questa, come di tante altre iniziative»).
Alla manifestazione (ottimamente condotta dalla dott.ssa Lavinia Curtoni, dell”Ufficio Relazioni esterne della Banca) hanno assistito il tradizionale numeroso pubblico e, oltre a quelli già citati, diversi altri amministratori della vallata, tra i quali il sindaco di Pianello Gianpaolo Fornasari (accompagnato dal vicesindaco Simone Castellini) e Paolo Badenchini, vicesindaco di Ziano. Tra le Autorità, presenti il tenente colonello dell’Arma Alfredo Beveroni, comandante del Reparto operativo di Piacenza (con lui, il comandante dei Carabinieri di Bobbio Antonio Barbera e il capitano della Stazione di Pianello Bartolo Palmieri), il sen. Pietro Pisani, l’on. Elena Murelli, il comandante della Guardia di Finanza di Castesangiovanni Stefano Addabbo, il capitano del II Reggimento Genio Pontieri Walter De Iorio, il direttore del carcere di Piacenza Maria Gabriella Lusi, l’ispettrice volontaria della Croce Rossa Giuliana Ceriati.
Il premio è stato consegnato al termine della messa che il Vescovo mons. Cevolotto ha concelebrato col rettore del santuario don Quartaroli e numerosi altri sacerdoti.
Dopo la premiazione, le Autorità hanno visitato, unitamente al Vescovo, i locali di ospitalità allestiti al Monte dall’Ordine Costantiniano per il quale – a parte il Delegato regionale Sforza Fogliani – ha fatto gli onori di casa il Delegato Vicario dott. Pietro Coppelli.

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