All’alba della riapertura: la situazione dell’epidemia nella provincia di Piacenza

Lunedì 18 è la data scelta da Governo e Regioni per le riaperture di diverse attività economiche e produttive: la situazione della nostra provincia al 16 maggio

Un lunedì molto diverso a quello cui siamo stati abituati nei mesi precedenti, una giornata che sarà scandita da serrande che si rialzano e precauzioni scrupolose che dovranno ancora fare parte della nostra quotidianità.

La provincia di Piacenza arriva al nastro di partenza del 18 maggio facendo registrare 1.094 soggetti con malattia attiva (tutti i dati fanno riferimento a sabato 16 maggio) ed un totale complessivo, da inizio epidemia, di 2.371 pazienti guariti (di questi 470 sono guariti clinicamente e non presentano quindi sintomatologia riferibile alla malattia, 1.901 sono invece risultati negativi al doppio tampone di controllo). I tamponi eseguiti nella giornata di sabato sono stati 312 con una percentuale di positivi (cinque) sul totale dei refertati dell’1,6%. In totale dal 21 febbraio in tutto il territorio provinciale sono stati effettuati 33.373 tamponi.

Complessivamente, dall’inizio dell’epidemia, sono 4.415 i piacentini risultati positivi al CoVid-19. La fascia più colpita è quella compresa tra i 41 ed i 64 anni di età (1.593 casi, 36% del totale) mentre sono soltanto 74 (pari al 2% del totale) i minorenni diagnosticati con infezione da Coronavirus.

Su base regionale la nostra provincia risulta, a livello percentuale, quella più interessata dalla malattia come si può constatare anche dal grafico presentato nella giornata di sabato dall’Assessore alla Sanità, Raffaele Donini. Soltanto Bologna, provincia decisamente più popolosa, fa segnare un dato complessivo superiore. I dati oggetto della rappresentazione fanno riferimento al periodo temporale ricompreso tra il 25 marzo ed il 5 maggio:

Se la gran parte dei soggetti positivi sta proseguendo l’iter di cura domiciliare sono 219 i piacentini ricoverati in reparti CoVid con altri 24 pazienti in regime di Terapia Intensiva nella Azienda locale ed in altre della Regione. Il trend è quello di un calo lento ma costante a partire dal periodo compreso tra fine marzo ed inizio aprile quando il picco era stato di 717 pazienti (tra reparti CoVid e Terapia Intensiva) ricoverati con un enorme impatto anche sul Pronto Soccorso.

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