Anche Africa Mission chiude fino al 3 aprile. Sospesa anche la campagna “Gli Agrumi dell’Amicizia”

Fino al 3 aprile stop degli uffici di via Martelli. Sospesa anche la campagna “Gli Agrumi dell’Amicizia”. Il direttore Ruspantini: “Continueremo le attività con il telelavoro”

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È arrivato in giornata lo stop degli uffici di Africa Mission Cooperazione e Sviluppo: a causa delle disposizioni anti-coronavirus la sede del Movimento in via Martelli 6 resterà chiusa fino al 3 aprile.

Finora gli uffici avevano continuato a lavorare, limitando l’accesso al pubblico: “Abbiamo cercato finora di garantire il normale svolgimento delle attività e la consueta apertura delle sedi di tutta Italia, ma alla luce del nuovo decreto del Presidente del Consiglio Conte e degli sviluppi del contagio da coronavirus ci vediamo costretti a fermarci un attimo – spiega il direttore Carlo Ruspantini – non sono state settimane facili: tutte le sedi italiane del Movimento, non solo quella di Piacenza, hanno dovuto rinviare o a volte annullare iniziative e campagne benefiche, in primis quella degli “Agrumi dell’Amicizia”.

Tutte le sedi hanno dovuto rimandare gli incontri con la cittadinanza e la spedizione di container e non solo: ci troveremo infatti a posticipare di almeno un mese anche le partenze dei caschi bianchi per l’Uganda. I progetti in corso continueranno, ma subiranno ritardi causati dalle difficoltà di collegamento con l’Italia”.

Le attività del Movimento proseguiranno dunque fino al 3 aprile non negli uffici, ma grazie al telelavoro: “I piacentini potranno seguirci attraverso il sito e i social, in primis Facebook e Instagram – continua Ruspantini – la sede si ferma, ma la nostra volontà di aiutare l’Uganda no: attraverso il telelavoro proseguiremo. Ringraziamo i tanti che in queste settimane hanno aderito alla nostra campagna degli “Agrumi dell’Amicizia” e che da sempre ci aiutano. Anche in questo momento il sostegno di tutti è importante: questo “stop” forzato può fornirci l’occasione per abbandonare i piccoli e grandi egoismi in cui spesso si cade ed educarci all’Amore di Dio anziché a quello dell’Io. Stiamoci vicini e siamo solidali fra noi, in famiglia, con i vicini, con i colleghi, con i cittadini e anche con le persone che ogni giorno, da quarantotto anni, aiutiamo con i nostri progetti in Uganda”.

 

 

 

 

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