Anche l’Emilia Romagna chiede maggiore autonomia: Tavolo a Milano

“Prosegue il cammino per ottenere maggiore autonomia per l’Emilia-Romagna. Stiamo ridisegnando una innovativa fase di rapporti tra Stato, Regioni ed Enti locali. Ha un grande valore il fatto che il negoziato con il Governo, avviato a Roma, prosegua nei territori, prima a Bologna e poi a Milano. Seguendo l’ impostazione che ci eravamo dati, sono stati affrontati i temi del coordinamento della finanza pubblica, della ricerca scientifica, della cultura e dell’Istruzione, delle infrastrutture, della rigenerazione urbana e anche il ruolo delle Regioni nelle politiche internazionali ed europee. A breve con il governo definiremo nello specifico competenze e risorse necessarie”. In questo modo si è espressa Emma Petitti, assessore al Riordino istituzionale della Regione Emilia-Romagna, in merito alla richiesta avanzata dalla stessa e dalla Lombardia.

Gli argomenti sul tavolo spaziavano dalle competenze che le due Regioni chiedono di gestire in modo autonomo, diretto. Già 12 quelle individuate dall’Emilia Romagna, con la possibilità di aumentarle nel confronto con l’esecutivo nazionale. Per quanto riguarda l’istruzione, si è confermata la necessità di accrescere il ruolo delle Regioni per ciò attiene le politiche territoriali. Affrontato anche il tema del ruolo delle Regioni nei rapporti internazionali e con l’Europa. Le 12 materie interessate sono le seguenti: Rapporti internazionali e con l’Unione Europea, Sicurezza del lavoro, Istruzione (fatta salva l’autonomia delle politiche scolastiche), Commercio con l’estero, Ricerca scientifica e tecnologica, Sostegno all’innovazione per i settori produttivi, Governo del territorio, Protezione Civile, Coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, Tutela della salute, Norme generali sull’istruzione, Tutela dell’ambiente, dei beni culturali, organizzazione della Giustizia di pace.

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome