Annibale, al via le iniziative con “Memorie di un Elefante”. Toscani: “Una bella scommessa”

Progetto congiunto Teatro Gioco Vita e Fondazione Piacenza e Vigevano

Annibale arriva a Piacenza con

Annibale è famoso per molti motivi, perchè cerco di minare la strapotenza dell’Impero Romano combattendolo sul suo territorio, come condottiero cartaginese, e poi per gli elefanti, che usò per valicare le Alpi e giungere nella Pianura Padana. Da qui nasce l’idea dello spettacolo “Annibale: memorie di un elefante”, che sarà in prima nazionale al Teatro Filodrammatici venerdì sera (ingresso a inviti) e poi in tour in altri teatri d’Italia. Alla presentazione questa mattina a Palazzo Rota Pisaroni c’erano attori, regista, Massimo Toscani, presidente della Fondazione Piacenza e Vigevano che con Teatro Gioco Vita è anima di questo progetto “pensato per le scuole e per i ragazzi”, nonchè Diego Maj, direttore artistico che dal 1971 regala ai bambini spettacoli loro dedicati. “Abbiamo voluto raccontare la Storia in modo scherzoso – ha puntualizzato Toscani -, è un modo nuovo per insegnarla. Spesso si commette l’errore di pensare alla Storia solo come un susseguirsi di eventi, così non è“.

Cercare di fare cultura è importante, e questo traspare dalle parole dei protagonisti di questa produzione. “Investire nella cultura dimostra coraggio e lungimiranza – sottolinea Maj -, può fare da volano a una città che sta cambiando. Molto importanti sono stati i recenti incontri di formazione al Teatro Gioia, siamo contenti i anticipare una serie di manifestazioni su Annibale”.

Lo spettacolo è interpretato da Giorgio Branca, Michele Cafaggi e Nicola Cavallari che ne cura anche la regia, prendendo spunto da un accadimento storico per rivisitarlo in un’altra chiave. “Durante le prime riunioni abbiamo pensato subito a chi rivolgere la nostra attenzione. Gli spettacoli per bambini e ragazzi sono spesso visti come qualcosa di serie B, non è vero, anzi, rappresentano un valore in più. Abbiamo usato la leggerezza nella storia, che rappresenta la contaminazione di più arti, dalla clownerie alle arti visive. E’ uno spettacolo filologico“.

Le musiche sono curate da Francesco Brianzi, che fu allievo di Cavallari in uno dei suoi laboratori teatrali. “Ho riflettuto su cosa fosse per me il Trebbia – ha considerato -, ho una formazione classica, ma con contaminazioni di rock, pop e cantautorato, questo nello spettacolo si vede”. Dal 16 dicembre 2018 al 17 marzo 2019 ci sarà anche la mostra evento dedicata ad Annibale.

Insomma, se l’arma segreta di Annibale per vincere la sua battaglia furono gli elefanti, l’arma segreta per conquistare bambini e adulti (insegnando anche un po’ di storia) in questo caso è l’ironia.

 

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