Anpas: “per le pubbliche assistenze un anno difficile ed interminabile”

Il coordinatore Paolo Rebecchi ed i vertici delle pubbliche assistenze tirano le somme di questi ultimi, difficilissimi 12 mesi

Si è appena concluso un anno impegnativo e difficile, che ha visto Anpas Provincia di Piacenza protagonista sia in ambito socio-sanitario sia di Protezione Civile. Il  2020 è stato senza ombra di dubbio l’anno più difficile che chiunque oggi attivo in servizio possa ricordare.

«Fare il bilancio del 2020 – ha affermato il coordinatore provinciale Paolo Rebecchi – non è facile; dal punto di vista umano ha cambiato in me e credo in molti di noi, il modo di ragionare, di pensare. Non ho vergogna a dire che soprattutto a marzo, ho avuto spesso gli occhi carichi di lacrime. Ho sentito per la prima volta un forte richiamo ed attaccamento al nostro paese Italia, ed ho avvertito il senso di difesa che dovevamo a noi stessi, alla nostra gente. Abbiamo vissuto il tempo in modo diverso, abbiamo davvero vissuto non solo alla giornata, ma al minuto. Il mio primo pensiero va a chi ci ha lasciati, come il nostro amico speciale ed ex direttore sanitario il dott. Ubertino Testa, e a tanti altri».

Testa, ex anestesista e primario all’ospedale di Fiorenzuola D’Arda, era direttore sanitario della Pubblica Assistenza Croce Bianca di Piacenza da oltre 15 anni ed un punto di riferimento per la formazione di Anpas e

per ogni volontario: «è stata una perdita umana e professionale enorme, lo ricordiamo e lo ricorderemo per sempre come il nostro uomo di grande valore» ha sottolineato Rebecchi.

Le Pubbliche Assistenze del territorio piacentino hanno partecipato attivamente a questa lunga emergenza, svolgendo complessivamente nell’anno con le proprie 13 Associazioni, oltre 18.000 servizi in emergenza e ben oltre 26.000 servizi ordinari, percorrendo in totale oltre 1.600.000 km.

Per ridurre al massimo la possibilità di contagio tra i volontari e per razionalizzare l’uso dei DPI il cui reperimento era diventato davvero difficoltoso, quasi tutti gli equipaggi che operavano sulle ambulanze dedicate a Covid-19, erano composti quasi sempre da equipaggi ridotti, quindi solo con un autista ed un soccorritore. Altre risorse sono state destinate al supporto di famigliari di persone colpite dal virus

Così Giorgio Villa, coordinatore di Protezione Civile di ANPAS Comitato Provincia di Piacenza descrive l’anno appena trascorso: «Il 2020 verrà ricordato per il Covid – 19 a livello mondiale. Io l’ho vissuto in doppia veste: quella di contagiato, che mi ha visto lottare per oltre due mesi con il virus, uscendone fortunatamente vincitore, e quello di Responsabile Provinciale di Protezione Civile. Ringraziando il cielo, nel corso dell’anno non si sono verificate ulteriori importanti emergenze, così la Protezione Civile si è potuta concentrare sulla gestione delle necessità dettate dal dilagare del nuovo virus. L’impegno prestato è stato importante e sfiancante, appesantito dalla forte componente emotiva. Le consuete riunioni regionali in presenza non sono state possibili, ma il confronto in videoconferenza è stato pressoché quotidiano consentendo il confronto e la coordinamento tra le forze in campo».

Mauro Prati fresco coordinatore Operativo di Protezione Civile di ANPAS Emilia Romagna, ed ex capo reparto dei Vigili del Fuoco di Piacenza sintetizza così il 2020: «per noi è stato un anno terribile; nonostante io abbia affrontato anche da Vigile del Fuoco delle catastrofi come ad esempio il terremoto dell’Irpinia, l’emergenza del Pendolino a Piacenza, questa pandemia mi ha profondamente scosso perché purtroppo non si vede una fine e le persone non devono fare l’errore di abituarsi».

Il lavoro dell’Anpas nel 2020 è stata svolta da oltre 1.500 Volontari ed una cinquantina di dipendenti, provenienti dalle 13 Pubbliche Assistenze della Provincia piacentina. Oltre 100 sono i mezzi della flotta tra ambulanze, pulmini, fuoristrada e auto.

Le Pubbliche Assistenze sono presenti a Piacenza (Croce Bianca), Calendasco, Carpaneto, Cortemaggiore, Morfasso, Monticelli d’Ongina, Rivergaro, San Giorgio, Ponte dell’Olio, Ferriere, Val D’arda (Fiorenzuola, Lugagnano, Vernasca), Gropparello, Castel San Giovanni, Travo.

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