Aperture straordinarie per 16 farmacie piacentine per far fronte al boom tamponi

Sono tanti, anche nella nostra provincia, per legittime e svariate motivazioni personali, gli irriducibili del tampone, persone che non si “piegano” all’obbligo (mascherato) della vaccinazione e dunque per recarsi al lavoro, per fare attività sportive o sedersi al ristorante, devono sottoporsi ogni 48 ore al test rapido in farmacia. Oltre al pesante esborso economico (di circa 180/200 euro al mese) c’è il problema delle lunghe code fuori dalle farmacie che, con il Covid sono ormai diventate il primo fronte sanitario della gestione pandemica, prendendo il ruolo che forse avrebbedovuto essere di altri e supplendo alle inadeguatezze del sistema sanitario.

Proprio in seguito al boom di richieste di tamponi già 16 farmacie piacentine hanno calendarizzato aperture straordinarie (la lista su www.federfarmapiacenza.it).

Altre si stanno organizzando per garantire a disponibilità orari e giornate suppletive. A partire da questo fine settimana vi saranno numerose domeniche “coperte” dal servizio, così come il prossimo lunedì 1° novembre.

«Uno sforzo, quello dei professionisti afferenti alla nostra realtà – ha dichiarato il numero uno di Federfarma Piacenza Roberto Laneri -, che vede una volta ancora i farmacisti del territorio dimostrare grandi sollecitudine e sensibilità. A fronte d’una pubblica necessità, infatti, come sempre da inizio pandemia, si sono attivati senza attendere oltre. Nonostante tutte le problematiche che gestione e aperture straordinarie, com’è comprensibile, possono comportare a delle attività commerciali – ha osservato -, titolari e collaboratori non si sono tirati indietro dimostrando una volta in più d’essere a fianco dei cittadini».

«La pronta risposta e l’immediata scesa in campo delle farmacie piacentine – recita un comunicato –  in questo come in altro contesto, va letta alla luce di attività non pubbliche ma, nonostante le difficoltà, liete d’essere di pubblico servizio. Professionalità che, è bene sottolinearlo, hanno scelto di aggiungere l’erogazione dei test rapidi antigenici nasali ad altri servizi già offerti alla popolazione a mero carattere volontaristico e gratuito. Per questo motivo, seppure la prenotazione dei tamponi non risulti essere conditio sine qua non per la loro somministrazione, si conferma una prassi utile e raccomandata in quanto funzionale a snellire le procedure, attenuare il rischio di code, e operare una scelta di civismo».

 

 

Federfarma Piacenza

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