Arrestati i fratelli dello spaccio. Operavano in Val d’Arda

I due di 32 e 26 anni, residenti a Salo, risultavano disoccupati. In un anno guadagni per oltre 90 mila euro

Due fratelli di origine albanese, residenti a Salsomaggiore Terme, sono finiti in carcere all’alba di ieri con l’accusa di gestire un fiorente giro di spaccio.

L’operazione condotta dai carabinieri della compagnia di Fiorenzuola è stata coordinata dalla procura della Repubblica che ha chiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale di Piacenza due provvedimenti di custodia cautelare in carcere.

L’indagine era partita dal sequestro di un modesto quantitativo di cocaina, avvenuto nel corso di un controllo alla circolazione stradale. L’automobilista un giovane tossicodipendente, era stato fermato alla guida della sua auto subito dopo l’acquisto. Durante la perquisizione gli era stata trovata addosso la droga.

Grazie alla sua testimonianza, a varie attività di intercettazione ed al racconto di altri acquirenti i carabinieri erano risaliti a due fratelli, di 32 e 26 anni, che tra gennaio 2019 e gennaio 2020, avevano gestito un’attività di spaccio di cocaina, sistematico e quasi giornaliero, in Val d’Arda.

I due fratelli concordavano con i clienti dove cedere la droga, in luoghi isolati quasi sempre nella zona tra Alseno e la frazione di Castelnuovo Fogliani. Entrambi disoccupati avevano nella vendita di droga l’unica fonte di sostentamento. Gli inquirenti calcolano che nel giro di un anno si potrebbero aver accumulato profitti per almeno 90.000 euro.

Ieri mattina, durante la perquisizione domiciliare sono stati sequestrati tre telefoni cellulari, usati presumibilmente per contattare gli acquirenti e più di 4.000 euro in contanti provento dell’attività di spaccio.

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