Una simulazione clinica per mettere al centro il paziente: ecco ASCO

Progetto dell'Azienda Usl di Piacenza sostenuta dalla Fondazione Piacenza e Vigevano

da sin. Amorevoli, Baldino e Toscani

L’allenamento e la costanza sono le chiavi per eccellere in molti sport, si sa. Ma a quanto pare la medicina non fa eccezione. Se ne sono accorti ad ASCO, l’Area di Simulazione Clinico Organizzativa, progetto di Ausl presso l’ospedale di Castel San Giovanni cofinanziato dalla Fondazione Piacenza e Vigevano, che da due anni ha formato 539 professionisti del settore tra specializzandi, medici e studenti, per un totale di 80 docenti coinvolti e più di 9000 ore di formazione complessive. Stamattina è stata presentata l’attività in Fondazione, grazie agli interventi del presidente Massimo Toscani, Luca Baldino, direttore generale di Ausl Piacenza e Federica Amorevoli, responsabile gestionale di ASCO.

“Siamo fra i primi in Emilia Romagna e in Italia ad avere un progetto simile – ha esordito Baldino -, si tratta di una sala operatoria in cui i medici possono operare su manichini tecnologicamente molto avanzati, in grado di simulare diversi stati fisiologici e patologici del paziente. Si aggiungono alla struttura alcune telecamere interne alla sala per verificare l’operatività dell’equipe”. A questo si aggiunge un’attività finale di debriefing, in cui si studiano i filmati. “Questa attività è fondamentale – evidenzia la dott.ssa Amorevoli -, niente può aiutare di più che un approccio esperienziale, in modo da imparare dai propri errori”. ASCO è sede formativa unica del comparto Emilia Nord, comprendete anche Parma e Reggio Emilia, pertanto molti medici, si stima nell’ordine del centinaio, vengono a Castel San Giovanni per formarsi. “La Fondazione ha meditato a lungo se partecipare economicamente all’iniziativa – ha sottolineato Toscani -, ma abbiamo deciso di partecipare volentieri, perchè pensiamo possa rappresentare una forte spinta per il nostro territorio”.

“La simulazione – si legge in una nota Ausl Piacenza – si è dimostrata un’efficace leva formativa nell’indurre gli operatori sanitari ad adottare modelli comportamentali ispirati alla prevenzione e alla gestione del rischio per il paziente, sviluppando non techical skills. […] L’utilizzo di ASCO può essere richiesto da aziende private, aziende sanitarie, scuole di specializzazione, società scientifiche e università in partnership, in convenzione o a contratto. Per info e contatti consultare il sito di ASCO”

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome