Asilo Internazionale (quartiere San Giuseppe): da settembre 18 posti in più

I lavori di ampliamento affidati ad Acer. Bergonzi: "La sinergia con i Comuni è un valore aggiunto per il territorio"

Hanno preso il via dai primi di febbraio i lavori di ampliamento dell’asilo internazionale di via Sbolli, nel quartiere di San Giuseppe, con cui il Comune di Piacenza risponde alla sempre maggiore richiesta di nuovi posti nido in città.

La struttura su cui si interviene è stata progettata ed affidata per l’esecuzione ad Acer Piacenza: «L’asilo internazionale – spiega Marco Bergonzi presidente di Acer – è un progetto a forte vocazione sociale e aggregativa. E’ uno dei diversi progetti che Acer porta avanti mettendo a disposizione dei Comuni le proprie professionalità e competenze, evidenziando ancora una volta come la collaborazione con le Amministrazioni locali sia un valore aggiunto per il nostro territorio. Il tutto nell’interesse dei cittadini e del miglioramento della qualità dell’abitare e della vita di tutti i giorni».

«La sinergia con Acer – sottolinea Matteo Bongiorni, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Piacenza – ci permette di offrire già a partire dal prossimo anno scolastico un servizio aggiuntivo con nuovi posti nido in un contesto altamente moderno e tecnologico. L’attuale asilo è formato da due sezioni miste: una con 14 bambini (circa 85 mq) e una con 18 bambini (120 mq). Con l’ampliamento i bambini accolti saranno 50, con un incremento di 18 posti. I lavori sono iniziati da un paio di settimane e sono stati affidati ad una ditta del territorio, la MBR, che ha garantito la fine dei lavori entro il mese di maggio. Un risultato ottimale sia dal punto di vista tecnico che sociale».

Nello specifico i lavori prevedono la modifica delle 3 unità residenziali interne all’immobile per realizzare una terza sezione “Mista” costituita da locali per le attività dei bambini, locali di riposo e bagni, spogliatoio e bagno a servizio del personale che ne consentono un utilizzo flessibile in rapporto al progetto educativo, ampliando così l’attuale struttura educativa.

«Gli spazi essenziali – spiega Matteo Stragliati, ingegnere responsabile del settore Progettazione e Manutenzione di Acer –  comprendono un vano ingresso dotato di ambiente filtro; sezioni per ciascun gruppo di bambini; locali per il riposo dei bambini; spazi comuni; servizi igienici e spazi a disposizione degli adulti; servizi igienici per bambini, attrezzati con fasciatoio, vasca lavabo e una dotazione di sanitari conformi con le norme vigenti (1 posto lavabo ogni 5 bambini; 1 vaso ogni 7 bambini); un’area esterna».

Un valore aggiunto è sicuramente quello dell’ecosostenibilità: «La progettazione – prosegue Stragliati – è stata condotta secondo i principi della bioedilizia e con l’applicazione delle concezioni progettuali per il benessere della persona psichico e fisico. E’ stato privilegiato l’utilizzo di materiali naturali e non tossici e l’utilizzo di colori terapeutici, così come materiali naturali ad impatto e km zero. Infine, tutta la struttura è chiaramente accessibile ai portatori di disabilità». 

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