Assigeco Piacenza va a canestro anche in Cattolica con un workshop sulla sponsorizzazione sportiva

Un momento del workshop

Ucc Assigeco Piacenza si affaccia in Università Cattolica con un workshop dal titolo “Come valorizzare la sponsorizzazione sportiva nel marketing d’azienda”, tenutosi ieri in Aula Piana dello stesso Ateneo di Via Emilia Parmense. Hanno relazionato Fabio Antoldi e Roberto Nelli della stessa Università, Giovanni Torcello della Lega Nazionale Pallacanestro, Franco Savoia di Mecal Srl e Michele Mondoni, responsabile dell’Area Marketing della squadra recentemente salvatasi in Serie A2 di basket.

Nelli nella sua relazione ha spiegato che la sponsorizzazione sportiva è un’attività relativamente nuova. “Dagli anni 90 si è sviluppata questa necessità, di fornire un’alternativa alla pubblicità di determinati prodotti o servizi. Di base funziona come apprendimento per connessione, l’atleta ha un’immagine che viene legata a uno sponsor con finalità commerciali. La relazione è sempre di scambio bilaterale, per una cosa molto specifica”. Il volume d’affari sta aumentando sempre più esponenzialmente, almeno negli Stati Uniti, dove si raggiungono cifre nell’ordine dei 23 miliardi di dollari, 65 in totale. “La sponsorizzazione ha tenuto anche nel periodo di crisi che stiamo attraversando – continua Nelli -, anche nelle imprese circa il 20% del budget è destinato al marketing. Nel contratto sono previsti alcuni costi, base, di gestione, di struttura e di sostegno, che sono poi quelli maggiormente rilevanti, ovvero si cerca di far fruttare anche le iniziative di contorno alla sponsorizzazione stessa”.

Antoldi ha voluto portare ad esempio l’esperienza di #vanolifamily, il cui obiettivo era valorizzare lo spettatore che veniva al palazzetto ad assistere alle gesta dei suoi beniamini. Sono stati sottoposti più di 800 questionari agli spettatori nei momenti morti della partita, da cui ricavare dati importanti su cui lavorare per capire le esigenze degli spettatori e soprattutto capire se il lavoro che si stava facendo dava i risultati sperati, con l’aggiunta di alcune indicazioni geografiche, per capire l’impatto di un marchio o un’iniziativa sul territorio.

Giovanni Torcello, direttore commerciale Marketing della Lega Nazionale Pallacanestro, che copre le Serie A2 E B, ha sottolineato come in Italia siamo abbastanza “reticenti ad investire”. La Lega copre circa 13 regioni per un’utenza di circa 5,5 milioni di persone. “Da quest’anno abbiamo deciso di investire su pochi sponsor, ma con ruoli rilevanti. La nostra partnership principale è con la catena di ristoranti Old Wild West, che sponsorizza campionati e Coppa Italia, per un totale di 96 squadre e 150 ristoranti. Abbiamo scelto loro anche per la vicinanza di palazzetti con i luoghi dove si poteva mangiare dopo la partita, per questo abbiamo lanciato anche la campagna QuintoQuarto, con la quale lo spettatore poteva mostrare il bifglietto della partita e avere scontistica sulla cena”.

Michele Mondoni invece ha portato la propria esperienza di squadra assieme all’azienda Mecal Srl, che lavora il metallo. Con essa è stata organizzata una giornata di team building al PalaBanca, per “creare qualcosa di molto coinvolgente ed utile per l’azienda”.

“Andiamo a canestro”, evento di team building al palazzetto

 

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