“Attenzione alle truffe online. Non cliccate ciò che non conoscete”

Interventi del presidente Consob Paolo Savona e della prof. Annamaria Lusardi (Edufin). Oltre 370 studenti delle scuole superiori piacentine hanno partecipato, in streaming, all’incontro di educazione finanziaria organizzato da Consob in collaborazione con Banca di Piacenza e FEduF

Oltre 370 studenti delle scuole di II grado piacentine collegati in un webinar di educazione finanziaria che faceva capo alla Banca di Piacenza. «Informarsi e formarsi»: questo, in estrema sintesi, il messaggio fatto arrivare ai ragazzi attraverso il seminario online organizzato a Piacenza da Consob in collaborazione con la Banca e FEduF (la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio dell’ABI), incontro rientrante nel “Mese dell’educazione finanziaria” promosso ogni anno dal Comitato nazionale nato per far crescere il grado di alfabetizzazione economica dei cittadini.

L’appuntamento con “Occhio alle truffe! #economia scuola” è stato aperto da Giovanna Boggio Robutti, direttore generale di FEduF, che ha presentato gli ospiti istituzionali invitati a portare un saluto agli studenti.

Il presidente esecutivo dell’Istituto di credito di via Mazzini Corrado Sforza Fogliani (che è anche vicepresidente della FEduF) ha ringraziato, in particolare, la prof. Lusardi e il prof. Savona, con tutto il suo staff, per aver onorato con la loro partecipazione la videoconferenza e – rivolgendosi ai ragazzi (il condirettore generale della Banca Pietro Coppelli ha invece salutato, in presenza, gli studenti del Romagnosi) – li ha invitati «a non sprecare tempo, a leggere e informarsi perché la cultura è determinante per orientare i nostri comportamenti» e ha loro consigliato il libro della FEduF “Omer economicus”, «che spiega l’economia attraverso la famiglia Simpson ed è di gradevole lettura».

«Qui sono le 4 del mattino – ha detto Annamaria Lusardi, presidente del Comitato ministeriale per l’educazione finanziaria, in collegamento da Washington – ma per nessuna ragione avrei rinunciato a questo appuntamento nella mia Piacenza. Il Comitato che dirigo ha dettato, in un linguaggio semplice, le linee guida di educazione finanziaria, che trovate sul nostro sito www.quellocheconta.gov.it, come punto di partenza per iniziative nelle scuole, come questa. La conoscenza finanziaria ci serve per proteggerci dalle truffe, per decidere bene e vivere meglio». La prof. Lusardi ha concluso il suo saluto mostrando la targa che la Banca di Piacenza le ha regalato in occasione della sua partecipazione, a Palazzo Galli, alla giornata di educazione finanziaria di due anni fa: «Ritrae Piazza Cavalli e la tengo molto volentieri nel mio studio per ricordare la mia città».

Il presidente della Consob Paolo Savona ha sottolineato l’importanza della conoscenza «che va di pari passo con il progresso», messo in guardia dai rischi che porta con sé lo sviluppo tecnologico («mi sorprende che tanti cadano nelle trappole dei siti pirata, basterebbe fare le opportune verifiche») e messo in guardia i ragazzi: «Non cliccate quello che non conoscete».

L’ispettrice dell’Ufficio scolastico della Regione Emilia Romagna Chiara Brescianini, intervenuta in rappresentanza del direttore generale Stefano Versari, ha dal canto suo consigliato agli studenti («più esposti alle truffe perché sempre più immersi in un mondo virtuale») di ragionare con la loro testa.

Nella seconda parte dell’incontro è stato proiettato il monologo teatrale “Occhio alle truffe” – ideato da Nadia Linciano, capo dell’Ufficio studi economici della Consob, e recitato dall’attore Massimo Giordano – attraverso il quale gli studenti hanno potuto conoscere la storia di Charles Ponzi, che all’inizio del ‘900 mise in piedi la “madre di tutte le frodi finanziarie” truffando 40mila risparmiatori di Boston, attratti dalla prospettiva di rendimenti altissimi. Lo spettacolo teatral-educativo è stato intervallato dagli interventi della dott. Linciano e della collega Paola Soccorso, che hanno spiegato quale sia la mission della Consob («tutelare gli investitori intervenendo in caso di comportamenti scorretti degli intermediari finanziari»), e dalle “incursioni” di due giovani divulgatori della Starting Finance (la più grande community di finanza diffusa tra i giovani, con 200mila follower sui social e 28 club universitari), che hanno spiegato ai ragazzi che cosa sono le cripto valute, invitandoli «a investire la loro paghetta, prima di pensare ai bitcoin, in un buon libro di educazione finanziaria».

 

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