Bettola. Usava un collare elettrico sul proprio cane: cacciatore denunciato

E' finito nei guai un sessantenne che utilizzava l'apparecchio proibito durante una battuta di caccia. A scoprirlo le guardie zoofile dell'Enpa di Piacenza

Un uomo di una sessantina d’anni  è stato fermato nel comune di Bettola per un controllo come tanti che le guardie zoofile dell’Enpa di Piacenza conducono sul territorio provinciale, anche con riguardo all’attività venatoria. «Ero insieme ai colleghi Migliorini, Ferrari e Basini  – spiega il capo nucleo delle guardie zoofile Enpa Piacenza Michela Bravaccini – ed abbiamo raggiunto il cacciatore che era molto vicino alla strada già in atteggiamento venatorio, ovvero fucile alla mano e cane libero in  ricerca. Abbiamo svolto un controllo di routine che consiste nella visura della documentazione che abilita all’attività venatoria, nella verifica degli strumenti adoperati e del cacciato nonché nel controllo  dei microchip dei cani utilizzati».

Ed è proprio durante il controllo del microchip che le guardie hanno notato un collare beeper su di un cane.

«Questa tipologia di collare – spiega Bravaccini – non è vietata, in quanto non emette alcun tipo di scossa ma semplicemente dei segnali acustici. Ci siamo insospettiti invece quando l’uomo ci ha mostrato su nostra richiesta il telecomando che azionava il collare beeper estraendolo dalla tasca, mentre un secondo telecomando, che portava ben in vista appeso ad un laccio intorno al collo, era ovviamente utilizzato per altro».

Alla richiesta di spiegazioni  da parte il capo nucleo l’uomo ha cercato di svicolare,  sostenendo che il telecomando non serviva a niente. Le Guardie con un rapido controllo su Internet hanno però trovato informazioni sul telecomando in questione (partendo dalla marca) ed hanno scoperto che serviva per azionare i collari elettrici di una nota marca.

«Abbiamo chiesto  al cacciatore di farci controllare il cane che teneva dentro il kennel e che aveva da poco messo in auto. A quel punto l’uomo non ha potuto far altro che aprire il kennel dove si trovava un setter ansante e sporco che indossava un collare con congegno elettronico, dotato di due punzoni che servivano a veicolare la scossa elettrica».

A quel punto le Guardie sono entrate  nella loro funzione di polizia giudiziaria,   hanno provveduto all’immediata rimozione del collare, al sequestro Penale dello stesso e del telecomando, Il cacciatore è stato quindi è stato denunciato per maltrattamento di animale. Ora rischia la reclusione da tre a diciotto mesi o una  multa da 5.000 a 30.000 euro. Se vi sarà una sentenza di condanna sarà revocato anche il porto d’armi uso caccia e di seguito non potrà più svolgere attività venatoria. Gli Atti sono stati inviati alla procura della Repubblica per il proseguo di competenza.

Non è la prima volta che le Guardie Enpa rinvengono e sequestrano collari elettrici, nonostante per la legge italiana siano vietati ed il loro utilizzo integri il reato di maltrattamento.

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