Bimbo di una anno finì in coma per aver ingerito cocaina: arrestati nonni e genitori

L'episodio ebbe luogo a Piacenza nel giugno dello scorso anno. I quattro sono accusati di concorso in abbandono di minori, spaccio di sostanze stupefacenti e sfruttamento della prostituzione

Sono quattro le persone arrestate dai carabinieri con le pesanti accuse (a vario titolo) di “concorso in abbandono di minori, spaccio di sostanze stupefacenti e sfruttamento della prostituzione”.

Alle prime ore di questa mattina i militari del comando provinciale carabinieri di Piacenza con l’ausilio dei colleghi di Napoli, Ancona e Lodi hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Piacenza su richiesta della procura della Repubblica piacentina, guidata dal procuratore Grazia Pradella. Gli arresti sono stati eseguiti a Piacenza, Pozzuoli (NA), Ancona e Borghetto Lodigiano (LO).

L’indagine era partita da un episodio avvenuto il 15 giugno 2019 con un bambino di tredici mesi che aveva ingerito una dose di cocaina finendo in rianimazione all’ospedale di Brescia. I genitori avevano raccontato che il piccolo aveva probabilmente ingerito qualcosa in un giardino pubblico di Piacenza. Una versione che non aveva però convinto gli inquirenti e che aveva dato il via ad indagini più approfondite.

I carabinieri della sezione operativa della compagnia di Piacenza avevano accertato le condizioni di abbandono in cui era stato lasciato il bimbo di poco più di un anno, costretto a vivere in una situazione igienico sanitaria inadeguata e pericolosa. Era emerso che gli arrestati odierni custodivano in casa dosi di cocaina in posizioni accessibili al minore, che infatti ne ha ingerita una dose, rimanendo gravemente intossicato.

L’inchiesta ha anche consentito di dimostrare che i genitori ed i due nonni del piccolo si approvvigionavano a Napoli di cocaina e di hashish che poi rivendevano a Piacenza presso la propria abitazione.

Nel corso dell’indagine, in base alle dichiarazioni degli acquirenti, sono stati riscontrati complessivamente 5 episodi di spaccio.

I quattro arrestati si sarebbero anche resi autori – in concorso tra loro – di sfruttamento della prostituzione nei confronti di una signora italiana: gli indagati fornivano ospitalità alla donna presso la loro abitazione di Piacenza e l’accompagnavano presso i luoghi dove esercitava la prostituzione, ottenendo in cambio parte dei guadagni anche a seguito di minacce e violenze fisiche. Il piccolo sarà ora affidato ai servizi sociali.

 

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