Cosa sono i Bitcoin? Un convegno della Banca di Piacenza cerca di entrare nel dettaglio

Gabriele Pinosa

Sono in assoluto i nuovi protagonisti delle cronache finanziarie dell’ultimo periodo, molti sono stati invasi da mail entusiastiche che promettevano guadagni facili in poco tempo. Ma cosa sono i Bitcoin? Il secondo appuntamento dell’ educazione finanziaria organizzato dalla Banca di Piacenza, andato in scena il 22 gennaio, cerca di sfatare miti e chiarire idee su questa nuova moneta, immateriale ed universale.

Gabriele Pinosa, consulente finanziario presso la Go Spa Consulting, è partito nella sua disamina da un articolo dell’Economist del 1988, in cui veniva prospettato che trent’anni dopo, ovvero oggi, ci sarebbe stata una moneta universale. Quasi una profezia. “Di solito la costruzione di una moneta è demandata a una Banca Centrale, il Bitcoin invece si può estrarre, il processo è assolutamente decentralizzato, e si genera da una serie di calcoli complessi”. Questo processo si chiama Mining, ed è possibile per pochissimi a livello mondiale. Ma c’è di più. “Il Bitcoin ha un valore massimo – sottolinea Spinosa -, diversamente dalle attuali valute. Si parla di 21 milioni di unità emettibili, ed è pensabile che saranno tutte in commercio tra 32 anni. Altra cosa importante, ogni transizione è visionabile attraverso un registro, il BlockChain, che punta all’assoluta trasparenza, infatti è possibile vedere non solo da dove provengono i Bitcoin nella transizione in essere, ma risalire fino alla prima emissione, risalendo la catena“. Questo sistema consente a tutti coloro che partecipano al sistema di essere a conoscenza delle transizioni e di validarle.

Pinosa avverte che comunque il valore di un Bitcoin utilizza come metro di paragone, almeno per ora, monete “fisiche”. “Per acquistare o vendere Bitcoin bisogna avvalersi di una piattaforma, Exchange, il cui ruolo è di far incontrare domanda e offerta. Esistono moltissime Exchange, ci sono tanti mercati per scambiarsi criptovalute, come sono anche chiamate, da qui deriva anche la volatilità dei Bitcoin”. Il valore della valuta dipende anche dalla solvibilità dell’Exchange in questione, la credibilità di queste piattaforme è fondamentale perchè la transizione da criptovalute a monete reali sia efficace.

Quali sono i rischi di un’investimento in Bitcoin? La già citata volatilità elevata, l’assenza di garanzie sull’affidabilità di un’Exchange, ma soprattutto “l’assenza di tutela legale in caso di frode”. Molti Stati del mondo si stanno attrezzando per “difendersi” da questa invasione di moneta virtuale: la Russia sta creando un criptorublo, Olanda e Danimarca sperimenteranno assieme la criptovaluta, anche il Giappone sta pensando a una propria criptovaluta, stesso discorso per la Corea del Nord, la Corea del Sud intende bloccare gli Exchange locali, mentre Germania e Francia presenteranno una proposta di regolamento delle criptovalute per il G20 di Buenos Aires a marzo 2018.

Una cosa è sicura, il Bitcoin divide, in tutti i sensi. 

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