Bonaccini a Piacenza. “Rivoluzionaria svolta ecologica: trasporti gratis per gli studenti”

Auditorium gremito per la chiusura della campagna elettorale da parte del candidato del centrosinistra alla presidenza della regione. "Se l’Italia assomigliasse all’Emilia Romagna, sarebbe un paese migliore"

Auditorium di Sant’Ilario gremito questa sera per accogliere Stefano Bonaccini, presidente uscente della Regione Emilia Romagna e candidato per un secondo mandato.

Dopo gli interventi dei candidati consiglieri Bonaccini ha preso la parola ed ha aperto con alcuni ringraziamenti.

«Vi ringrazio tantissimo. Siete più di 400. Sono gli ultimi giorni, le ultime ore. Abbiamo il dovere di provare a combattere pacatamente e civilmente fino all’ultimo secondo utile per convincere gli indecisi».

Tranquillo, sicuro di sé ma allo Stesso tempo pacato jha sottolineato come questa sia stata una campagna atipica con pochissimi confronti fra i due candidati e con la Borgonzoni quasi oscurata, all’ombra dal leader della Lega.

«E’ stata una campagna elettorale surreale. Oggi – ha detto – finalmente abbiamo potuto fare qualche confronto. Avevo proposto ad esempio di venire a Piacenza a fare un confronto come in tutte le nove province coinvolte. Le persone ascoltano e poi liberamente decidono quello che vogliono. Anche oggi (in un incontro organizzato al resto del Carlino ndr) sia io sia lei (la Borgonzoni ndr) non ci siamo mai interrotti, abbiamo parlato pacatamente».

Il candidato presidente per il centro sinistra ha poi parlato dell’impostazione data alla sua campagna elettorale:

«Ho visto tanto affetto e partecipazione e devo ringraziare tutti i candidati e le candidate e le persone che ci stanno dando una gran mano. Ho fatto bene a scommettere su quello che non facevamo più: tornare fuori fra la gente, tornare nelle piazze, davanti ai luoghi di lavoro, davanti alle scuole. Tornare dove peraltro sono sempre stato. C’è una cosa che nessuno mi può contestare: non sono venuto qui come in tutti gli altri luoghi dell’Emilia Romagna perché c’è la campagna elettorale. Sono venuto tante volte. Sono stato nella provincia di Piacenza più di cento volte. Non è detto che girare e conoscere i luoghi significhi essere capace; questo bisogna dimostrarlo».

A questo punto Bonaccini pur non alzando i toni ha rifilato qualche stoccata ed affondo all’avversaria «Certamente se non conosci nulla e non sai nemmeno dove ti trovi quando vai in un luogo è difficile poter pensare di governare una regione come questa. Non avevo ironizzato sui confini perché le gaffes le possono fare tutti e ne avrò fatte anch’io.  Certo … il Trentino è molto su … non è proprio dietro l’angolo. Anche quando è venuta a Castel Franco Emilia e a detto son nella bassa modenese a molti è cominciato a venire qualche dubbio. Quando la scorsa settimana ha pubblicato l’evento di Bologna con dietro la piazza di Ferrara …

La scorsa settimana ero a Massa Lombarda e le ho detto … guarda che non sono in Lombardia ma nella provincia di Ravenna. Usiamo un po’ l’ironia ogni tanto per parlarci fra di noi».

E’ stata una campagna molto bella, per quanto partecipata, per quanto trovo gente ovunque. Però – ha proseguito –  l’altra parte della “surrealtà”  è stata negativa per me. Non abbiamo potuto confrontarci sull’Emilia Romagna. Avrei voluto confrontarmi provincia per provincia. Sarebbe stato utile discutere nel merito, per conoscere davvero le cose che dice».

«L’altra sera alla tribuna elettorale Rai (la Borgonzoni ndr) ha detto se vinco io nei prossimi cinque anni tolgo l’Irap d l’Irpef. Le avrei detto guarda che proprio non puoi. Puoi ridurne una parte ma c’è una parte chè è di competenza dello Sato. Oggi ha corretto dicendo tolgo l’Irpef regionale. Sono 300 milioni di euro che vanno a sostenere soprattutto il fondo regionale per la non autosufficienza, i disabili, le persone in difficoltà. Prenditi la responsabilità di dire che taglierai lì».

Bonaccini ha poi sottolineato come il centrodestra stia tentando di dare una valenza nazionale a questa tornata elettorale

«Loro fanno una campagna per dire vinciamo in Emilia Romagna per mandare a casa il governo. Vogliono usare questa regione come scalpo invece che parlare delle ricette per l’Emilia Romagna parlare di altro. Su questa regione hanno ben poco, per non dire nulla da raccontare.

Quando Salvini viene qua è sempre benvenuto. Noi siamo molto ospitali, altrimenti non avremmo 60 milioni di presenze turistiche cioè di notti dormite. Era venuto nell’altra campagna elettorale e poi non era più venuto. E’ benvenuto ma è un ospite mentre io sono a casa mia, qui ci sono nato, ci sono cresciuto, ci vivo.

La nostra idea è molto chiara. Vogliamo una regione che stia al fianco delle imprese. Dargli soldi per la ricerca e l’innovazione. Siamo una regione che sull’export è diventata nettamente prima in Italia».

Bonaccini ha poi illustrato i dati economici dell’export ed ha spiegato come il vero boom nel turismo, negli ultimi anni, arriva dall’entroterra, dal circuito dei castelli, dai borghi antichi, dalle città d’arte.

«Abbiamo sempre lavorato al meglio, insieme, al di là delle appartenenze politiche».

Il candidato del centrosinistra ha parlato del lavoro e del fatto che nonostante i dati molto positivi e la crescita di posti di lavoro ci sono ancora sacche di disoccupazione, «meno di prima  ci sono ancora disoccupati».

Bonaccini ha poi affrontato il tema sanità ed ha assicurato «finche ci sarò io la sanità resterà in gran parte pubblica. Salvini e la Borgonzoni sono stati al Governo per un anno e mezzo e non hanno dato una lira per il nuovo ospedale di Piacenza che verrà pagato tutto con la fiscalità regionale».

Il candidato presidente ha anche parlato dei provvedimenti a favore degli asili nido ed ha detto che in caso di vittoria verrà esteso l’insegnamento della lingua inglese già a partire dagli asili perché possano crescere essendo competitivi con i loro coetanei europei.

Il vero “colpo di teatro” è stato riservato alla fine dell’incontro con una promessa elettorale che farà piacere a tanti ma non mancherà di offrire spunti agli avversari

«Domani in conferenza stampa presenteremo una svolta rivoluzionaria  per dare un contributo a quella svolta ecologica di cui abbiamo bisogno. Col green new deal della comunità europea potremo accedere a tantissime risorse che accompagnate a circa 300 milioni nei prossimi 15 anni nel bacino padano (una trentina di milioni all’anno). Potremo operare una svolta ecologica di cui abbiamo davvero bisogno perché tutti abbiamo fatto troppo poco per la qualità dell’ambiente. Non solo qualità del suolo, delle acque, dell’aria ma anche opportunità di lavoro. Domani presenteremo una proposta rivoluzionaria e garantiremo il trasporto scolastico gratuito a tutti gli studenti che vanno in treno e con i mezzi pubblici».

La conclusione della serata ha visto una ulteriore nota polemica nei confronti dgli avversari ed della loro visione politica.  «Vogliamo dare dei contributi, delle idee.  Loro vogliono importare modelli da altre regioni (sanità dalla Lombardia ed economia dal Veneto) forse perché non conoscono l’Emilia Romagna. Noi ci teniamo l’orgoglio della nostra regione e gli diciamo che se l’Italia assomigliasse all’Emilia Romagna sarebbe un paese migliore».

Bonaccini, sempre da Sant’Ilario ha partecipato, in collegamento, alla trasmissione “di Martedì” in onda su La7, duettando con un Gene Gnocchi che lo ha imitato con divertente ironia tanto che il presidente uscente lo ha definito “meglio dell’originale”.

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