Secondo il Fatto Quotidiano ed il Corriere della Sera potrebbero essere il mantovano Andrea Dara e la piacentina Elena Murelli i due deputati della Lega ad aver richiesto ed ottenuto il bonus Covid di 600 euro destinato a sostenere le partite iva ed i professionisti rimasti senza reddito durante il difficile periodo del lock-down. Si tratta per ora solo di voci emerse da fonti interne alla Lega, senza conferme da parte dei diretti interessati.
Dara avrebbe dichiarato ad un giornale locale di Manova che sarebbero in corso verifiche sui suoi conti correnti e con il suo commercialista; alla base della richiesta potrebbe esserci stato un disguido causato dallo stesso professionista.
L’onorevole Murelli, che abbiamo provato a contattare, non ha al momento rilasciato dichiarazioni al riguardo e da parte del suo ufficio stampa arriva solo un secco “no comment”.
Va detto che l’eventuale richiesta del Bonus Covid da parte dei parlamentari (e dei consiglieri regionali) è perfettamente legale e che ne avevano pienamente diritto. Si tratta semmai di una questione di opportunità politica ed etica. Percependo sia gli uni sia gli altri lauti stipendi la richiesta di un bonus pensato per sostenere chi durante il Covid non ha potuto lavorare e guadagnare sembra quantomeno discutibile.
Incredibile resta il fatto che chi ha varato questo strumento di sostegno al reddito non abbia pensato di porre dei paletti. E’ evidente a tutti – ma non a chi ha scritto la norma – che, ad esempio, una soglia massima di reddito (seppure alta) andava messa. Ora che i buoi sono scappati dalla stalla si parla di inserire un meccanismo di “restituzione”.
Del resto in questo paese … dai ponti alle gallerie, dalle mascherine protettive alle leggi … sappiamo solo mettere toppe dopo che si sono aperti i buchi!
