Buona partenza per i Venerdì piacentini

Esercenti soddisfatti per come è andata la prima delle tre serate di questa edizione 2022. I titolari di svariati bar raccontano di incassi in linea o superiori al 2019

Su alcuni giornali piacentini si è deciso di criticare la serata di debutto dei venerdì piacentini, tornati ad animare il centro cittadino dopo due anni di stop causati dalla pandemia.

Certo quella targata 2022 è un’edizione ridotta, con solo tre date contro le cinque normalmente previste. Come è stato spiegato in conferenza stampa le tempistiche legate al Covid ed alla “tardiva” revoca delle restrizioni non hanno permesso di organizzare la macchina con il consueto anticipo e si è dovuto lavorare di corsa, concentrando il programma in tre eventi.

Per rendersi conto del “tutto esaurito” bastava uscire di redazione e percorrere le vie del centro: nonostante gli anni alle spalle, la formula di questo festival estivo piacentino funziona ancora egregiamente: tantissima gente in via Venti, sul Corso, in piazza Duomo e nelle altre vie coinvolte, ed in particolare un mare di giovani. Musica ovunque. Locali strapieni.

Scrivere, come è stato fatto, di “scarsi affari” è per questo assai parziale ed altrettanto fuorviante. Se il riferimento è ai negozi è lapalissiano che essendo i saldi partiti il giorno successivo, sabato 2 luglio, non ci si potessero aspettare frotte di compratori “masochisti del portafogli”.

Come si diceva, ben diversa la situazione per bar, gelaterie, enoteche.

Nicola Bellotti, patron di Blacklemon, l’agenzia che organizza da sempre la kermesse (coprendone i costi attraverso gli sponsor) ha voluto in prima persona verificare se davvero qualcosa si fosse inceppato, anche perché se “la giostra non gira” la prima a rimetterci è proprio la sua struttura.

Come ha raccontato su un post Facebook «Mi sono preso la briga di fare un po’ di telefonate. Gli esercenti che ho sentito mi hanno detto cose diverse. Tra l’altro quelli che ho sentito hanno un nome e un cognome. Edoardo Cassinari, titolare del Dubliner’s Irish Pub di via San Siro mi ha detto che gli incassi sono stati superiori al primo venerdì di luglio del 2019; Pier Cesare Licini, timoniere del Chez Art, ha detto che in piazza Borgo si è lavorato molto bene e che gli incassi si sarebbero potuti protrarre a lungo se le autorità lo avessero consentito; Francesco Fa, titolare della Pizza del Sole, si è detto molto soddisfatto sia per il lavoro sia per la gestione della sicurezza, in un’area dove spesso i gestori hanno a che fare con qualche “testa calda” di troppo; Mario Coppellotti, titolare di locali come il Caffè dei Mercanti e il Battisti ha confermato che gli incassi del 2022 sono pari a quelli del 2019; Paola Compiani ha rilevato che presso la Luppoleria, ai Giardini Merluzzo, le cose sono andate addirittura meglio rispetto a 3 estati fa».

«Queste telefonate – ha scritto Bellotti – non significano certo che tutti i commercianti abbiano fatto affari d’oro. Sono perfettamente consapevole del fatto che bar e ristoranti lavorino molto di più rispetto a negozi di abbigliamento o ad altre tipologie di attività. Laura Arquati, con i suoi negozi Intimissimi uomo e Intimissimi donna, ha rilevato incassi minori rispetto al primo venerdì del 2019, ma essendo iniziati i saldi sabato si aspetta che la prossima serata andrà meglio. Il mondo è cambiato dal 2019 al 2022 e fare un confronto diretto non è semplice, anche perché il festival è partito in luglio e non in giugno. La pensa in questo modo Massimiliano Termine del negozio Homeless, convinto che l’affluenza sia stata buona, ma che il giorno di partenza dei saldi abbia penalizzato ulteriormente il suo settore. Anche Genni Michieletti di Skyler ritiene che gli incassi in più che portano i Venerdì Piacentini siano comunque importanti, soprattutto perché da quando è iniziata la pandemia la situazione per chi opera nel settore si è fatta sempre più difficile. Ho riportato queste opinioni, ripeto, non perché io voglia dimostrare che i commercianti nella prima serata dei Venerdì Piacentini abbiano fatto bingo. Le cose girano peggio per tutti rispetto a prima della pandemia e che è in corso una crisi economica che Piacenza sta cercando di fronteggiare anche con iniziative come i Venerdì Piacentini, nonostante tutte le difficoltà che non vale nemmeno la pena di elencare».

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