Callori sulla chiusura dei pronto soccorso: “non vorrei che il temporaneo diventasse definitivo”

L'esponente di Fratelli d'Italia interviene sulla chiusura temporanea dei Pronto Soccorso di Castel San Giovanni e di Fiorenzuola per istituire Punti di Primo Intervento

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Fabio Callori, capogruppo Fratelli d’Italia nel consiglio comunale di Caorso

In questo momento così delicato a seguito  dell’emergenza legata al coronavirus l’Azienda USL si è assunta precisi impegni  per riorganizzare il tessuto sanitario provinciale ed auspicare ad una sanità migliore e più ramificata sul territorio.  Ora, ad emergenza non ancora terminata,  la notizia della chiusura temporanea dei Pronto Soccorso di Castel San Giovanni e di Fiorenzuola per istituire   Punti di Primo Intervento. Tali P.P.I  sono strutture che si limitano al trattamento delle urgenze minori e ad una prima stabilizzazione del paziente ad alta complessità al fine di consentire il trasporto nel pronto soccorso più appropriato.

Con l’approvazione dell’Atto di Intesa tra Stato e Regioni del 2014 i P.P.I. sono stati ridimensionati rispetto al passato prevedendoli esclusivamente a seguito della riconversione  dell’attività di un ospedale  per acuti in un ospedale per la post-acuzie oppure in una struttura territoriale; per un periodo di tempo limitato; operativi per 12 ore e presidiati dal sistema 118 nelle ore notturne.

Nei documenti ministeriali i P.P.I. sono considerati di supporto e indicati come “Filtro per Pronto Soccorso”. Non sostituiscono  gli stessi ma  trattano e gestiscono situazioni non urgenti.  E’ quindi assolutamente necessario che nelle strutture indicate, oltretutto con un importante bacino di utenza, rimanga il Pronto Soccorso che è  in grado di affrontare qualsiasi tipo di  urgenza in modo tempestivo. I  P.P.I. sono sicuramente  necessari nelle zone disagiate  che distano dai Pronto Soccorso per un primo intervento medico in caso di problemi minori ed una stabilizzazione dei pazienti critici  con il conseguente invio  presso strutture attrezzate.

Ho qualche dubbio sulla temporaneità di apertura di tali Punti di Primo Intervento presso i nosocomi di Castel San Giovanni e  di Fiorenzuola d’Arda  perché più volte nel passato si è verificato che ciò che era  proposto come temporaneo diventasse definitivo.

Auspico quindi che vengano rispettati gli accordi sulla provvisorietà di tali aperture.   Il Direttore Generale ha avuto dalla Regione, negli anni passati,  un mandato ben preciso, quello di ridimensionare la sanità piacentina; incarico peraltro quasi interamente svolto; non vorrei fosse  l’ultima parte: chiudere i due Pronto Soccorso. Questo  non dovrà  rientrare nel piano di riordino post covid  perché  non coinciderebbe  con le dichiarazioni rilasciate in questi mesi in cui si  parlava di implementazione della rete ospedaliera, di meno accentramento e di una sanità sul territorio più vicina ai cittadini.

La nuova riorganizzazione dovrà tenere conto delle peculiarità del territorio piacentino,  delle necessità della popolazione ed essere in grado affrontare situazioni  di emergenza che potrebbero ripresentarsi E’fondamentale quindi un Piano generale ben valutato e ponderato  e non focalizzato sul singolo problema.

 

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