Caos, code, assembramenti per l’open day vaccinale a Bologna

Quasi 8 mila persone a contendersi le 1.200 dosi messe a disposizione dall’Ausl bolognese. Alla fine ne sono arrivate altre 1.200. L’opposizione parla di “malasanità” mentre il sindaco si scusa “a nome di tutti”

Caos, spintoni, file chilometriche per accaparrarsi una delle 1.200 dosi di vaccino Johnson & Johnson messe a disposizione oggi, presso la fiera di Bologna in un apposito “open day”. Si calcola che quasi ottomila persone, in gran parte giovani, si siano accalcati – in barba alle norme di distanziamento e al coprifuoco – per ricevere il vaccino monodose. Alcuni di loro si sono presentati e messi in fila addirittura la sera precedente, poco prima delle 23, tanti altri sono arrivati all’alba.  Subito si è reso evidente che la gestione di questo open day, pubblicizzato ieri dalla Regione Emilia Romagna con un comunicato stampa (vedi sotto) non ha decisamente funzionato. E’ il secondo inciampo per la Regione sul fronte vaccinale dopo che il macchinoso sistema per la prenotazione dei 40/50enni (con il coinvolgimento dei medici di famiglia) ha dimostrato enormi limiti.

Tornando ad oggi, all’apertura delle porte del centro vaccinale ci sono stati i momenti di massima confusione e tensione come documenta il video pubblicato dalla senatrice leghista Lucia Borgonzoni che vi riproponiamo. Sono arrivati anche i carabinieri per tentare di porre rimedio ad una situazione sfuggita di mano.

Alla fine i vaccini somministrati sono stati circa 2.400 grazie alle scorte portate dalla Croce Rossa.

Foto e video di quanto accaduto, nel frattempo, stanno facendo il giro d’Italia (e non solo), pubblicate da decine di giornali, procurando un notevole danno di immagine all’Emilia Romagna.

Il sindaco Merola si scusa, l’Ausl di Bologna no

Il sindaco di Bologna Virginio Merola si è scusato per l’accaduto, nonostante non abbia alcun ruolo nelle vaccinazioni: «Una situazione sottovalutata – ha detto –  Ausl e Regione hanno sempre lavorato bene e un errore ci sta. Mi scuso io per tutti». L’azienda Ausl di Bologna invece si è limitata a diramare un comunicato dai toni quasi trionfalistici per l’afflusso: «Oggi, mercoledì 2 giugno, grandissima partecipazione in occasione del primo open day vaccinale a Bologna presso l’Hub della Fiera, in una data simbolica per il Paese: la Festa della Repubblica. Per far fronte alla lunga fila che si è venuta a creare fin dalle prime ore del mattino l’Azienda Usl di Bologna mette a disposizione ulteriori 1200 dosi di vaccino Johnson & Johnson per un totale di 2400 dosi. Si raccomanda di rispettare l’ordine della fila in base all’orario di arrivo e si prega di evitare ogni assembramento una volta conclusa l’assegnazione degli accessi per i primi 2400 arrivati. Finita la disponibilità si raccomanda di non presentarsi in corso di giornata per evitare inutili attese e assembramenti. L’Azienda USL di Bologna organizzerà a breve altre giornate di open day per rispondere alla grande adesione dei cittadini».

In fila anche il consigliere regionale Valentina Castaldini

In fila, fra gli altri, c’era anche Valentina Castaldini, consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia Emilia-Romagna che ha così raccontato la sua esperienza.

«Io da quarantenne e cittadina bolognese, che ha in mano solo una promessa di un sms che mi preannuncerà una data per una prenotazione, ho deciso questa mattina alle 6.45 di mettermi in fila per partecipare all’Open Day delle 1.200 dosi di vaccino Janssen (Johnson e Johnson). Un modo più che speciale per onorare la Festa della Repubblica quest’oggi.

Come me ci hanno pensato migliaia di persone. Il serpente di coda a ridosso dell’hub vaccinale della Fiera lascia senza parole. È chilometrico. La mia fila inizia all’angolo di via Alfredo Calzoni. Sta aumentando e aumenterà. Accanto a me ci sono coetanei, ma tanti ragazzi più giovani e anche meno giovani. Sembra di essere in fila per un concerto. Non accadeva da un po’. Invece. La gente che è in fila aspetta paziente perché spera di arrivare a fine serata con il certificato dell’agognata dose di vaccino contro il Coronavirus.

Io da quarantenne e politica emiliano romagnola questa situazione non posso accettarla. Non posso concepire la non organizzazione per un giorno così importante. Non è possibile nell’Emilia-Romagna cui sono abituata, quella stessa Emilia-Romagna tanto decantata proprio ieri dal presidente Stefano Bonaccini, che ci ha spiegato che da domani arriveranno 200mila sms ai quarantenni con una prenotazione e che entro l’estate potremmo essere tutti vaccinati. Mentre ormai in tutta Italia tra qualche ora si aprono le prenotazioni per tutti. L’ho detto ieri, lo ribadisco oggi: non ci deve stupire la fila che sto facendo in zona fiera per avere una dose di vaccino. Ci deve stupire il fatto che siamo dovuti arrivare a questo. Che evidentemente un corto circuito c’è stato. E c’è stato perché si è scelto di prediligere una modalità di somministrazione non adeguata al momento e alla richiesta. Al bisogno.

L’Emilia- Romagna ha deciso che dai cinquantenni in giù si sarebbero vaccinati dai medici di base, e questa per me è stata una scelta miope: i medici di base, in prima linea da sempre sono oberati di lavoro e negli ambulatori non hanno solo persone che devono vaccinarsi, non possono interrompere il loro quotidiano servizio pubblico. E poi, quante dosi riescono a inoculare a fine giornata? Sicuramente poche rispetto al potenziale di somministrazione di un hub vaccinale.

Mi spiego meglio: per esempio il 31 maggio le somministrazioni emiliano-romagnole (prima e seconda dose) sono state 27.496 rispetto al target commissariale bloccato alle 36.361, con ben il 24,4% in meno delle somministrazioni rispetto a quello deciso da Roma.

Dosi in meno somministrate, che sicuramente hanno rallentato una campagna vaccinale di una Regione che fino a un certo punto aveva agito spedita ma che di fatto si è arenata. E questo rilassamento va recuperato subito.  Qualcosa fin qui non ha funzionato. Vogliamo essere i primi della classe, ma bisogna studiare ed arrivare preparati e questa mattina ci dimostra che così non è.

Non si può non pensare che non ci sia nessuno della protezione civile ad aiutare a gestire questa situazione, che Viale Aldo Moro non avesse previsto una ressa del genere: la gente ha voglia di tornare a vivere e nel modo più semplice e normale possibile.  Evidentemente questa mattina c’è stato l’ennesimo errore di valutazione. Ne chiederò conto in Commissione Sanità.

È una pagina questa dell’Open Day che sicuramente non rende giustizia all’Emilia-Romagna e all’idea di welfare che ho io e che soprattutto so che questa Regione è in grado di garantire».

Il sentore Enrico Aimi  si dice “sconcertato pe quanto successo” e parla di “malasanità”

«Ma come si fa a diffondere in maniera improvvida la comunicazione che ci sono a disposizione 1200 dosi di vaccino a chi si presenta senza calcolarne i rischi!?»
A chiederlo è il sen. Enrico Aimi, coordinatore regionale del partito di Berlusconi in Emilia-Romagna.
«Sono davvero sconcertato per quanto occorso. Presenterò una interrogazione al Ministro della Salute per evitare che certe pericolose smargiassate non abbiano a ripetersi. Un sistema, quello bolognese, che stride con l’ordine impartito e realizzato dal Generale Figliuolo: meno clamore, più organizzazione, più efficienza.
Inaccettabile che, mentre in altre regioni è già stata pianificato la calendarizzazione delle vaccinazioni degli “under 50”, in Emilia-Romagna – spiega il senatore azzurro Aimi – siamo ancora in alto mare.
Questo è stato il motivo per cui si sono riversate davanti all’hub predisposto per le vaccinazioni migliaia di persone fin dalle prime ore del mattino, senza sufficiente personale d’accoglienza, senza dosi sufficienti, generando così il caos e, speriamo, solo quello.
Un esempio – incalza Aimi – talmente negativo che dobbiamo evitare di veder replicati anche in altre provincie dell’Emilia-Romagna. Auspichiamo che venga fatta piena luce su quanto occorso e che vengano adottati tutti i più opportuni provvedimenti verso i responsabili di questa brutta pagina di malasanità».

Questa la nota della regione con cui, ieri, pubblicizzava gli open day vaccinali

“In arrivo anche in Emilia-Romagna la possibilità di organizzare nel mese di giugno gli open day vaccinali, aperti a tutti senza fasce d’età, con modalità definite dalle singole aziende sanitarie e in base alla disponibilità di dosi.

Il primo open day vaccinale, con ingresso libero, è fissato per domani, 2 giugno a Bologna presso l’hub di BolognaFiere. L’appuntamento è dalle 8 alle 19: i cittadini residenti nel territorio dell’Azienda Usl di Bologna che non hanno ancora una prenotazione potranno presentarsi per ricevere la vaccinazione. Occorre presentarsi con la tessera sanitaria. Disponibili complessivamente 1.200 dosi del vaccino Janssen (Johnson & Johnson).

Venerdì 4 giugno, data dell’inaugurazione della sede vaccinale dell’Ente Fiere di Scandiano, sarà anche l’inizio di tre open day, aperti a tutti i cittadini della provincia reggiana dai 18 anni in su, con vaccino monodose Janssen (Johnson & Johnson). Da venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 giugno, dalle 7.30 alle 21, saranno effettuate circa 1000 vaccinazioni al giorno. Per l’accesso alla vaccinazione è necessario compilare un modulo sulla home page del sito www.ausl.re.it, disponibile da domani, mercoledì 2 giugno, dalle ore 8.

Sabato 5 e domenica 6 giugno, presso l’hub vaccinale a Ferrara Fiere, dalle ore 8 alle ore 24, l’Ausl di Ferrara organizza gli open day vaccinali. Disponibili 1200 dosi del vaccino AstraZeneca. Le persone interessate dai 18 ai 39 anni potranno prenotarsi nel portale sul sito dell’Azienda Usl nella sezione dedicata ‘Open day vaccino Covid’, fino a esaurimento dosi.

In Romagna due serate straordinarie di vaccinazioni, sabato 5 e domenica 6 dalle 19,30 in poi, con a disposizione 1.800 dosi complessive Janssen (Johnson & Johnson): prenotazione presso i Cup, CupTel e FarmaCup da giovedì 3 giugno. Le vaccinazioni nelle quattro sedi provinciali degli hub vaccinali di Fiera Rimini, Fiera Cesena, Fiera Forlì e Pala de André a Ravenna”.

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome