Capoterra troppo forte, il Piacenza Rugby torna sconfitto dalla trasferta sarda

Doveva essere la partita del riscatto per dimostrare, dopo la sconfitta di domenica scorsa al
Beltrametti, di essere ancora in corsa per la promozione in seria A, e invece quest’oggi il Piacenza Rugby, ha mostrato di non essere ancora una squadra pronta per il salto di categoria.
Il Piacenza parte forte; la lancetta dei secondi non ha ancora completato un giro e già si trova in vantaggio di tre punti. Calcio di punizione per fallo difensivo e Negrello trasforma (0-3).
I sardi reagiscono e per qualche minuto si gioca nella metà campo biancorossa.
Al 10’ incertezza offensiva del Piacenza ben proiettato in avanti, palla consegnata agli avversari che si incuneano nelle maglie difensive biancorosse, e vengono fermati solo da un fallo difensivo ben oltre la linea dei dieci metri. Il Capoterra fallisce la trasformazione, ma continua a premere e viene premiato al 16’ quando arriva la prima meta sarda non trasformata (5-3).
Il gioco del Piacenza non decolla ma riesce ugualmente a muovere il tabellino con un altro calcio piazzato da Negrello quando al 20’ il Capoterra rimane in quattordici per un fallo difensivo (5-6).
Il gioco prosegue con numerosi falli da entrambe le parti: si mette in evidenza quando al 25’ il
Piacenza ha a disposizione una mischia ordinata in attacco; crollo della mischia, calcio di punizione assegnato dall’arbitro ai sardi che non perdono l’occasione per riconquistare terreno di gioco.
Ristabilita la parità numerica, è il Capoterra che, nell’arco di due minuti, mette a segno un uno-due decisivo per le sorti della partita: al 30’ e al 32’ una difesa troppo morbida dei piacentini viene facilmente superata dall’attacco sardo e l’ovale schiacciato in meta (19-6).
Allo scadere del primo tempo reazione del pack piacentino che trova un bello spunto in attacco da cui nasce la prima meta biancorossa con Rapone che si proietta in meta, trasformata dal solito Negrello (19-13).
Il gioco riprende ma per il Piacenza non sembra essere cambiato l’approccio alla partita. Al 43’ il Capoterra gioca velocemente un calcio di punizione e meta sfiorata. Poi per lunghi minuti non ci sono azioni da annotare sul taccuino, la partita è spesso interrotta con lunghe pause prima di riprendere il gioco.
Al 56’ quarta meta del Capoterra che conquista così anche il punto di bonus; calcio di punizione assegnato ai sardi giocato velocemente e difesa piacentina ancora una volta impreparata (26-13).
Piacenza finalmente reagisce e al 63’ seconda meta piacentina; si parte da una rimessa laterale, percussione degli avanti e meta di Marazzi in mezzo ai pali. Facile la trasformazione di Jacopo Trabacchi. Il Piacenza è sotto break (26-20).

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