Carini non raggiunge la finale ai mondiali di nuoto

L'atleta piacentino dodicesimo nei 200 farfalla. Fuori dalla finale per otto decimi di secondo.

Si è conclusa in semifinale l’avventura di Giacomo Carini – nuotatore piacentino tesserato per la Vittorino da Feltre e per il Gruppo nuoto Fiamme Gialle – ai Campionati mondiali di nuoto in vasca lunga in corso di svolgimento a Budapest, in Ungheria. Il campione biancorosso, sceso in vasca per difendere i colori azzurri dell’Italnuoto, non è infatti riuscito a raggiungere l’obiettivo che si era prefisso alla vigilia della partenza per Budapest, mancando, anche se di poco, la qualificazione per la finale in programma domani pomeriggio che assegnerà titolo iridato e medaglie dei 200 farfalla.

Carini ha gareggiato in mattinata nelle batterie di qualifica che mettevano in palio l’accesso alla semifinale in programma nel tardo pomeriggio: quarantuno contendenti, suddivisi in quattro batterie, alla caccia dei sedici posti disponibili. Il nuotatore piacentino, pur senza esprimersi ai suoi massimi livelli – la scorsa estate alle Olimpiadi di Tokyo aveva fatto segnare un eccezionale 1’55”,53 – ha chiuso la gara con l’undicesimo tempo con un crono di 1’56”,38 su cui ha inciso, probabilmente, una terza frazione leggermente rallentata rispetto alle prime due. Un tempo comunque buono e, soprattutto, sufficiente a spalancargli le porte per le semifinali svoltesi nel pomeriggio. Ma proprio nella gara pomeridiana il nuotatore piacentino, fortemente motivato a centrare la sua prima finale iridata dopo il tredicesimo posto conquistato ai mondiali del 2017, pur disputando una buona prova non è riuscito a chiudere nei primi otto posti, facendo segnare il dodicesimo tempo finale con un crono di 1’55”,74. Un’ottima prima parte di gara, con gli intermedi dei 50 metri (25”,58) e dei 100 metri (54”,72) che lo collocavano – classifica finale alla mano – in ottava posizione, cui ha fatto riscontro un andamento leggermente meno veloce nella seconda parte confermato anche dai successivi rilevamenti ai 150 metri (1’24”,85) in undicesima posizione e il crono finale che lo ha collocato al dodicesimo posto, con un ritardo di 3”,35 dal primo classificato della semifinale, l’ungherese Milak Cristof (1’52”,39).

Per Carini, quindi, un po’ di rammarico per una finale che, analizzando i tempi fatti segnare   in semifinale (l’ottavo classificato dista soltanto otto decimi di secondo), pareva comunque alla portata del forte nuotatore piacentino che può comunque consolarsi per aver conquistato il dodicesimo posto finale ai Campionati mondiali, nella prova dei 200 farfalla.

Ci resta la consolazione, e la convinzione, che nella finale iridata in programma domani pomeriggio Carini avrebbe sicuramente potuto recitare un ruolo importante.

 

 

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