Cariparma sempre più vicina all’acquisizione delle Casse di Cesena e Rimini

Cariparma sempre più vicina all’acquisizione della Cassa di Risparmio di Cesena, Cassa di Risparmio di Rimini e Cassa di Risparmio di San Miniato. Lo ha reso noto con un comunicato Credite Agricole (controllante di Cariparma). L’operazione di salvataggio delle banche romagnole – se tutto andrà secondo i piani – si dovrà realizzare entro la data del 15 settembre.

La Cassa di Risparmio di Rimini, una settantina di filiali e quasi 700 dipendenti, ha chiuso il 2016 con un rosso di 72,9 milioni. La Cassa di Risparmio di San Miniato, 650 dipendenti ed un’ottantina di sportelli, a fine 2016 aveva un buco di quasi 63 milioni. La Cassa di Risparmio di Cesena, un migliaio di dipendenti ed una novantina di filiali, ha chiuso il 2016 in perdita per 66 milioni. Le sofferenze delle tre banche nel complesso dovrebbero ammontare a tre miliardi di euro ma un delle “conditio sine qua non” poste dai francesi di Crédit Agricole dovrebbe essere proprio quella di “ripulire” i tre istituti dalle sofferenze.

“Con riferimento alle discussioni preliminari avviate alla fine del mese di aprile 2017 in merito a una possibile acquisizione di Cassa di Risparmio di Cesena, Cassa di Risparmio di Rimini e Cassa di Risparmio di San Miniato, Crédit Agricole S.A. informa che in data odierna la propria controllata italiana Crédit Agricole Cariparma S.p.A. («CA Cariparma »), al termine del periodo previsto per la conclusione di tali discussioni preliminari e ad esito dell’attività di due diligence da essa condotta, ha confermato al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi – sezione Schema Volontario («FITD») il proprio interesse per l’operazione e il rilevo strategico che la stessa riveste per il perseguimento degli obiettivi di crescita del gruppo Crédit Agricole in Italia.

Il proficuo confronto avuto durante questi mesi di intenso lavoro con il FITD, le banche target e tutte le istituzioni coinvolte, in un clima costruttivo e di piena collaborazione ed impegno reciproco, ha infatti consentito di identificare una struttura di operazione volta a preservare i presupposti e le condizioni che CA Cariparma ha fin dal principio indicato come essenziali per rendere l’operazione patrimonialmente ed economicamente sostenibile per il gruppo Crédit Agricole.

In questo quadro, Crédit Agricole ha rinnovato tramite CA Cariparma e fino al 15 settembre 2017 il proprio interesse a dare corso all’operazione. Entro tale data dovranno essere confermati i presupposti e le condizioni anzidette con particolare riferimento al realizzo della cartolarizzazione sui crediti non performing delle tre banche target e l’approvazione a parte dell’Assemblea degli aderenti allo Schema Volontario del FITD dell’incremento delle risorse necessario per dare corso all’operazione.

Crédit Agricole S.A. confida nell’esito positivo di tale percorso e, pertanto, nella favorevole conclusione dell’operazione, ricordando che la stessa consentirà tra l’altro alle banche target di tutelare i depositanti e di beneficiare dell’integrazione all’interno di un gruppo bancario internazionale, con significative ricadute sull’economia dei territori di riferimento e dei diversi stakeholders coinvolti.

L’operazione sarà comunque soggetta all’autorizzazione delle autorità di vigilanza e antitrust competenti”-

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