Centro sinistra: “Dalla Barbieri una sceneggiata da premio Oscar. Voto 4”

Alternativa per Piacenza commenta la conferenza stampa del sindaco di Piacenza e dice “Opere pubbliche incomplete, zero progettazione, degrado in piazza Cittadella, consumo di suolo”

All’indomani della conferenza stampa del sindaco Patrizia Barbieri per fare il bilancio del 2021 della sua amministrazione dal centro sinistra arriva il giudizio tagliente e severo di Alternativa per Piacenza, affidato ad una nota stampa con cui boccia, senza appello, quanto fatto dalla giunta uscente.

«Dopo 5 anni di Governo della città – scrive ApP – crediamo che i piacentini meritino risposte più concrete rispetto alla sfilza dei “ci stiamo lavorando, vi faremo sapere” che la sindaca uscente Patrizia Barbieri ha dispensato nella conferenza stampa di fine anno ai giornalisti. Leggendo e rileggendo le dichiarazioni della sindaca ci siamo chiesti se ci fosse della sostanza o l’uscita pubblica sia stata più una sceneggiata ad uso e consumo dell’attrice protagonista, e abbiamo concluso che l’interpretazione attoriale è stata da premio Oscar, con le consuete menzioni di “disonore” per gli “attori non protagonisti”, ossia gli assessori che la Barbieri ha scelto – o che le sono stati imposti, poco cambia – che vengono criticati a ogni occasione. Critiche che condividiamo, sia chiaro, ma che sono un brutto sentire per i piacentini che necessitano di progetti chiari per il futuro della città e non un elenco di opere pubbliche incomplete o ereditate dalle amministrazioni precedenti. Voto: 4».

La nota continua con dure critiche all’operato del sindaco e dei suoi assessori in questi quattro anni e mezzo di governo di Piacenza.

«La qualità progettuale che Piacenza merita è un’altra, e non si tratta solo di opere pubbliche ma di una cultura della progettazione che non è nelle corde di questa amministrazione, chiusa e immobile rispetto ai cambiamenti a Piacenza e nel mondo. Ci sarebbe piaciuto sapere qualcosa sul piano urbanistico generale (Pug) visto che né cittadini né istituzioni hanno avuto modo di avere informazione concrete dopo l’incarico dato a professionisti esterni nel 2019. Su Piazza Cittadella e parco Pertite, abbiamo ancora negli occhi il “pietoso velo” messo dai militari per coprire lo scempio che attualmente rappresenta per la città l’ex stazione dei pullman, proprio di fronte al polo museale di Palazzo Farnese. La situazione è fortemente peggiorata, con degrado e abbandono, marciapiedi rotti, cubetti di porfido sparsi a terra, panchine danneggiate. Sulla Pertite, ci viene ciclicamente detto che proseguono gli incontri con la Difesa, ma in 5 anni passi avanti non se ne sono visti, se non – in termini ambientali – un consumo di suolo di circa 9 ettari solo l’anno scorso (Dati IRES). La Piacenza del futuro dovrebbe vedere un coraggioso e deciso cambio di rotta sul tema dell’ambiente e della mobilità sostenibile, dove il Pums resta un progetto sulla carta che non impatta nella realtà degli spostamenti urbani. La gestione tribolata di tante pratiche amministrative (Bocciodromo di via IV novembre, Orti di via Campesio con l’assessora Opizzi smentita dalla Regione Emilia-Romagna, sugli spazi per i luoghi di culto, affrontati sempre in modo demagogico e “sovranista”, il mancato finanziamento per l’asilo di Borgotrebbia, solo per fare alcuni esempi). E che dire dall’edilizia scolastica, con ristrutturazioni condotte senza il minimo coinvolgimento di chi la scuola la vive. Criptica, da premio attoriale appunto, la dichiarazione di Barbieri sul polo del Ferro, progetto utile per diminuire lo smog e fermo al palo da 5 anni: ci piacerebbe sapere come RFI (la rete ferroviaria, ndr) interpreti l’immobilismo di palazzo Mercanti, per non parlare del “bando periferie” con gli oltre 8 milioni di euro di finanziamento pubblico a fondo perduto di cui ciclicamente riemergono riferimenti, e nulla più. Emblematico che sia stata citata da Barbieri l’apertura della sezione Romana a palazzo Farnese: basti ricordare che la stessa rassegna di incontri di Archeologia è finanziata con le risorse dell’asse 6, risorse intercettate quando al governo della città c’era il centrosinistra e che hanno permesso anche il recupero dell’ex Chiesa del Carmine. Se essere sede del corso di studi in medicina e chirurgia in inglese è un punto importante verso una Piacenza città universitaria, ci chiediamo come mai altrove i corsi si tengano vicino o nell’ospedale mentre qui si prevede la sede in zona Via Beverora (ex ospedale militare) e un nuovo ospedale vicino al carcere, fuori dal perimetro della tangenziale: praticamente dall’altra parte della città. Cerchiamo di non fare scappare gli studenti, mancano servizi e fanno i conti con costi esorbitanti per gli alloggi, occorrono trasporti ed eventi di ampio respiro. Ma di questo non abbiamo sentito parlare dalla Barbieri.

Un velo pietoso andrebbe steso anche su partecipazione e rapporti istituzionali con la minoranza. Ringraziamo i consiglieri di centrosinistra per il grande lavoro fatto, anche per avere provato ad “aprire” il palazzo con il “question time dei cittadini” o lo streaming delle riunioni di commissione: proposte bocciate senza spiegazioni plausibili. “Non chiamateci l’Amministrazione della manutenzione” ha detto la sindaca. Una manutenzione decorosa è diritto dei cittadini, obbligo di base di chi Governa il Comune, mentre ricordiamo il verde pubblico lasciato andare, i costosi guazzabugli dei bandi sul verde e la scelta di escludere i lavoratori fragili. Con tutto il rispetto, speriamo davvero che sia l’ultima sceneggiata di fine anno di un’amministrazione a guida centro destra. Piacenza merita di meglio, l’alternativa c’è».

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