Circo, la sindaca Tarasconi: “Lo sfruttamento degli animali non è più ammissibile”

Il sindaco risponde alle associazioni animaliste che stamane avevano alzato gli scudi contro l'arrivo di un circo con animali nella nostra città: "Con l'attuale normativa non non possiamo vietare la concessione di spazi"

Nei prossimi giorni approderà a Piacenza il Circo e sarà una struttura viaggiante con animali. Le associazioni animaliste piacentine attraverso un comunicato – condannano questo che definiscono “triste spettacolo in cui gli animali vengono maltrattati e umiliati per il presunto divertimento degli spettatori.  Spettatori, spesso bambini, che nella dinamica della prevaricazione, del domatore che rende mansueta la “belva feroce” a suon di frusta, apprendono un rapporto distorto con gli animali, con il rischio che applichino il medesimo approccio nei confronti sia degli animali stessi che del prossimo.
Ciò diventa ancora più grave in un contesto di -speriamo- maturata sensibilità verso gli animali, che recentemente hanno anche trovato – finalmente – un posto nella Costituzione.
Siamo consapevoli che vietare il circo con animali non è un percorso semplice, tuttavia un impegno concreto e una reale volontà di cambiare le cose deve spingere tutti a dare il proprio contributo. 
E’ importante sensibilizzare ogni cittadino al rispetto per gli animali, evitando in prima persona di prendere parte al circo come spettatore, alimentando questo triste business.
Sono in corso interlocuzioni con l’Amministrazione comunale al fine di implementare sul territorio piacentino misure efficaci, per dire basta al circo con animali, uno spettacolo che di “umano” non ha proprio nulla”.

(Nella foto il manifestino diffuso dalle associazioni animaliste)

La presa di posizione de sindaco Tarasconi

Nei prossimi giorni, come anticipato dai volantini affissi in città, approderà a Piacenza una manifestazione circense che prevede la presenza di animali.

“La concessione del parcheggio di pertinenza di Piacenza Expo è del 20 giugno scorso, precedente all’insediamento della nostra Amministrazione – spiega il sindaco Katia Tarasconi – ma occorre ribadire che le normative vigenti, purtroppo, non consentono ai Comuni di impedire la destinazione di aree dedicate al circo, anche nel caso in cui non si condivida l’impiego degli animali come elemento di attrazione: un elemento rispetto al quale personalmente, ma anche a nome dell’Amministrazione che rappresento, sono fortemente contraria”.

Il riferimento – cui, in ambito locale, non si può derogare – è tuttora la legge nazionale 337 del 1968, che riconosce la funzione sociale dei circhi equestri e spettacoli viaggianti, unitamente alla Delibera con cui, nel 2007, la Regione Emilia Romagna ha recepito le linee guida Cites relative al mantenimento degli animali nei circhi e nelle mostre itineranti. “Come è già emerso più volte in questi anni – rimarca Tarasconi – quando alcune municipalità hanno attuato misure ostative, i Tribunali hanno sempre accolto i ricorsi dei gestori, annullando i provvedimenti di divieto degli enti locali. Questo significa che, sotto il profilo normativo, non possiamo vietare la concessione di spazi ma ci impegneremo, rivolgendoci alla Regione e al Governo, per richiamare le istituzioni all’importanza fondamentale della tutela del benessere e dei diritti degli animali, chiedendo che questa sensibilità condivisa, fortunatamente sempre più diffusa, trovi riscontro anche nell’attualizzazione delle leggi”.

Senza dubbio – aggiunge il sindaco – interpreteremo con il massimo rigore le funzioni di vigilanza che ci competono, sia d’intesa con Ausl per quanto riguarda i controlli necessari al rilascio delle autorizzazioni sanitarie, sia per tutti gli aspetti amministrativi, a cominciare dall’affissione di manifesti che, laddove irregolari, saranno rimossi. Fermo restando il rispetto nei confronti degli artisti per i quali il circo rappresenta un lavoro, ritengo non sia più ammissibile l’addestramento forzato e lo sfruttamento di animali selvatici (alcuni dei quali, come gli elefanti, costituiscono addirittura specie a rischio di estinzione), che devono poter vivere liberi nel loro habitat d’origine. La tutela dell’ambiente e la sostenibilità non sono concetti astratti, ma devono esprimersi innanzitutto nel rispetto della natura e di tutte le sue componenti: questo dovremmo insegnare ogni giorno a bambini e ragazzi, certo non abituarli a considerare gli animali come un giocattolo che ci fa divertire, da usare fino a quando si consuma”.

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