Cisl. “I lavoratori di Cà Torricelle non sono vittime sacrificabili!”

L'Ausl ha deciso di tornare a gestire direttamente il centro residenziale psichiatrico ed i lavoratori della cooperativa Ancora rischiano di restare senza lavoro. Secondo la Cgil invece i lavoratori sarebbro stati pienamente tutelati e tutti ricolocati

Succede che in piena emergenza covid, i lavoratori di Cà Torricelle vedano sgretolarsi il proprio posto di lavoro e debbano fare i conti con la quasi totale assenza di certezze rispetto al proprio futuro lavorativo dal 1 aprile 2021.

Hanno solo una certezza estremamente negativa :  dal 1 aprile prossimo non lavoreranno più con il loro attuale datore di lavoro -cooperativa Ancora- presso il centro residenziale psichiatrico Ca’ Torricelle, al quale hanno  dedicato anni e molti sacrifici della propria vita professionale.

Dal 1 aprile, infatti, il servizio sarà gestito nuovamente direttamente dall’Azienda USL di Piacenza. Questo percorso di nuova organizzazione gestionale del servizio, gia’ deciso ormai da un anno ,  e ‘ stato portato avanti a senso unico e con un silenzio assordante da parte dell’AUSL di Piacenza  , senza rispettare le corrette relazioni sindacali che erano e sono fondamentali  per garantire la tutela  e la continuità occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori  in servizio presso Ca’ Torricelle.

Infatti solo a metà del mese di Marzo scorso ,  l’AUSL ha  informato ufficialmente le Organizzazioni Sindacali  dell’intenzione di riprendere in gestione  il servizio. Questa decisione esclude a priori gli educatori da qualunque possibilità di continuare a vivere del proprio lavoro  e rende molto difficile anche la posizione degli altri operatori che pare siano condannati ad avere un orizzonte lavorativo assolutamente privo di sicurezze.  Come se non bastasse, nonostante la rivendicazione di  CISL FP PARMA-PIACENZA , la cooperativa Ancora per ragioni ad oggi incomprensibili, si rifiuta di attivare gli ammortizzatori sociali ordinari per il personale  in esubero.  Oltre a questo CISL FP PARMA-PIACENZA e’ fortemente preoccupata in quanto  la repentina sostituzione degli educatori e di tutto il personale in forza con altre figure, potrebbe anche  generare delle problematicità rispetto alla continuità assistenziale di una utenza psichica molto fragile che per sua natura  ha un esigenza fondamentale di avere itinerari di assistenza e di cura costanti e fondati su legami forti di fiducia con i lavoratori e le lavoratrici che compongono il servizio .

Per tali ragioni CISL FP chiede ad AUSL di Piacenza , di rendersi finalmente parte attiva e diligente in concreto nella costruzione condivisa con le Organizzazioni Sindacali di soluzioni mirate ad evitare l’ennesima emorragia occupazionale,  prevedendo anche ad esempio un periodo piu’ esteso di tempo , almeno di alcuni mesi, prima di avviare la nuova formula gestionale del servizio, in modo tale da  mitigare il disagio rispetto all’utenza e allo scopo   di permettere al gestore uscente almeno di tentare di costruire un nuovo percorso lavorativo  del personale di Ca’ Torricelle,  in altre strutture o altro servizio di AUSL Pc. Risulterebbe infatti oltremodo inaccettabile disperdere tutta l’esperienza professionale maturata dagli operatori in questi anni e creare nuovi ed ulteriori  disoccupati in questo momento di gravissima crisi economica del Paese.

Curiosamente in serata è arrivato un comunicato sindacale a firma della Cgil che dà una visione diametralmente opposta a quella della Cisl. In pratica, secondo il sindacato di via 24 Maggio, i lavoratori sarebbero stati pienamente tutelati e tutti ricollocati.

Questo il comunicato della Cgil.

“Nonostante i tempi stretti (la Regione ha approvato il progetto dell’Ausl di Piacenza di reinternalizzare il servizio psichiatrico Ca’ Torricelle a metà febbraio) e nonostante la reticenza di Coop Ancora, la quasi totalità dei lavoratori dell’appalto, che dal 1 aprile sarà appunto gestita in modo diretto dall’Azienda Usl, è stata accompagnata verso una nuova collocazione lavorativa. E questo – sottolinea Giovanni Baiardi, Responsabile Terzo Settore della Fp Cgil Piacenza – anche grazie alla disponibilità dell’Azienda Usl, con la quale il dialogo non è mancato e che abbiamo incontrato insieme alle altre organizzazioni sindacali la settimana scorsa.”

“In quella sede abbiamo appreso – prosegue Baiardi – che il contratto in essere tra Azienda Usl di Piacenza e Coop Ancora per la gestione del servizio psichiatrico “Ca’ Torricelle”, già rinnovato per un solo anno alla sua scadenza nell’aprile 2020, non era più rinnovabile. Consideriamo grave il comportamento di Coop Ancora, che ha di fatto scaricato su altri la responsabilità di ricollocazione del proprio personale dell’appalto che considera in esubero, pur sapendo di non poter vedere rinnovata la gestione del servizio, e che ora rifiuta di attivare i dovuti ammortizzatori sociali per i cinque lavoratori dell’appalto che rimarrebbero dipendenti della stessa Coop. Ovviamente ci stiamo occupando anche di questo aspetto.”

“Di contro, apprezziamo l’approccio di condivisione da parte dell’Azienda Usl, che pure non aveva alcun obbligo formale, di un percorso comune volto a tutelare le diverse professionalità impiegate sull’appalto e che hanno potuto accedere all’offerta occupazionale dell’Azienda stessa. La Fp Cgil – chiosa ancora Baiardi – segue da anni i lavoratori impegnati nelle attività di Cà Torricelle e non possiamo che accogliere favorevolmente la prosecuzione con l’Azienda Usl di positive relazioni volte a fornire alle organizzazioni sindacali ogni elemento utile di informazione, per proseguire nella tutela di tutte le lavoratrici e lavoratori, anche allo scopo di mantenere compatto il tessuto sociale nel nostro territorio in una fase già di per sé delicata della vita personale e lavorativa di ognuno.”

 

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome