“Città più vivibili e costruite con materiali mangia-smog”

Terzo incontro del ciclo di conferenze della Banca di Piacenza a Palazzo Galli dedicate a come il virus ci ha cambiato la vita con l’arch. Carlo Ponzini: cambiamo il lavoro, la scuola, il nostro abitare

C’è un elemento comune che è emerso fino ad ora dal ciclo di conferenze organizzate dalla Banca di Piacenza a Palazzo Galli su come il virus Corona ci ha cambiato la vita: il Covid ha fatto (e può fare) da acceleratore di trasformazioni in atto o latenti, comportandosi da detonatore. Un concetto emerso anche nel terzo incontro dedicato a “Emergenza e nuova edilizia”, con relatore l’arch. Carlo Ponzini che – rivolto al pubblico presente in Sala Panini e in Sala Verdi videocollegata – ha posto due domande: saremo capaci di trasformare questa crisi globale in un’occasione di ripensamento delle nostre città e delle nostre vite?; riusciremo ad approfittare di questo momento che ha modificato le libertà personali per cambiare il lavoro, la scuola, il welfare , il nostro modo di organizzarci e di muoverci?

«Il virus Corona – ha argomentato il professore di Nanotecnologie dell’Università di Parma, presentato da Robert Gionelli – ci deve portare a ricercare nuove soluzioni per l’abitare nelle nostre case, ma anche per la progettazione di spazi aperti nelle città, dove poter stare. Città che devono diventare smart (intelligenti) ottimizzando i servizi pubblici, così da mettere in relazione le infrastrutture materiali con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita, mettendo il cittadino consumatore al centro della progettazione».

Parlando degli spazi di lavoro, il relatore ha citato uno studio di Euromobility secondo il quale durante il lockdown il 47% dei cittadini si è dichiarato “molto soddisfatto” dell’esperienza di lavoro agile e il 37% vorrebbe mantenere lo smart working il più possibile. «Considerando che il 68% degli interpellati utilizza normalmente l’auto per recarsi al lavoro – ha commentato l’arch. Ponzini -, città meno congestionate e una migliore qualità della vita potrebbero non essere più un miraggio». Ma il ricorso al lavoro da casa è stato spesso reso “obbligatorio” da una mancanza di spazi flessibili all’interno degli uffici che, a parere del relatore, vanno ripensati, «perché nei luoghi di lavoro è importante creare ambienti dove si possa stare in presenza: la Banca di Piacenza, per esempio, ha predisposto, per prima, una sala riunioni – alla Veggioletta – studiata per il distanziamento interpersonale (e messa a disposizione degli amministratori di condominio per potere svolgere le assemblee, ndr)».

Critico il giudizio dell’arch. Ponzini sull’apertura settembrina delle scuole («strutture non adeguate, troppo vecchie: solo il 32% è stato costruito dal 1976 in avanti»), risolta con ingressi scaglionati e doppi turni: «I luoghi dell’educazione – ha spiegato – dovrebbero essere prima di tutto aperti e permeabili, generosi».

Chiara la posizione del professionista piacentino sui musei: «Il digitale va utilizzato soprattutto per far conoscere l’evento, non per sostituire la visita reale con quella virtuale. Sto progettando gli allestimenti post virus Corona (ed ha citato l’esempio della mostra della Banca dedicata alla “Piacenza che era” che verrà inaugurata il 12 dicembre) con poche regole: percorsi trasparenti, allestimento semplice e sobrio, un cordon rouge per non provocare incroci nei flussi».

In campo costruttivo, l’arch. Ponzini ha illustrato la nuova frontiera delle nanotecnologie, che consentono di produrre un calcestruzzo in grado di mangiare lo smog («se applicata su vasta scala, questa tecnologia permetterebbe di abbattere gli agenti inquinanti di circa il 40%») e i vantaggi dei materiali antibatterici (ceramica fotocatalitica, gres porcellanato, idropitture sanificanti, corian), che facilitano enormemente la sanificazione degli ambienti («la nuova Agenzia di Podenzano della Banca la stiamo costruendo utilizzando questi materiali innovativi»).

Il presidente esecutivo dell’Istituto di credito di via Mazzini Sforza Fogliani è intervenuto sul tema della mobilità, giudicando «del tutto superato» in funzione del virus Corona il concetto di isola pedonale chiusa. «Il traffico del futuro – ha affermato – va pensato con vie di scorrimento e penetrazione».

Il ciclo di conferenze prosegue – salvo nuove misure di emergenza sanitaria – venerdì, 23 ottobre, alle ore 18, con il direttore di Panorama Economy Sergio Luciano, che tratterà di “Emergenza e nuova economia”. La partecipazione è libera (precedenza ai Soci e ai Clienti della Banca). Per motivi organizzativi, la prenotazione è obbligatoria ([email protected] ; tf 0523/542137). E’ consigliato, i giorni degli incontri, arrivare 10 minuti prima dell’inizio degli eventi, organizzati nel rispetto delle norme sull’emergenza sanitaria covid-19.

 

 

 

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome