Il commercio di vicinato sempre più in crisi

Confesercenti commenta i dati sulle vendite al dettaglio diffusi oggi da Istat che anche nel 2019 registrano una flessione delle vendite dell 0,7%

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«I negozi chiudono in perdita per il terzo anno consecutivo. Dopo un 2017 ed un 2018 con il segno meno, le piccole superfici registrano anche nel 2019 una flessione delle vendite (-0,7%) in forte controtendenza rispetto alla variazione media positiva (+0,8%) messa a segno dal complesso delle vendite al dettaglio. Un dato che certifica, ancora una volta, lo stato di difficoltà dei negozi di vicinato e la necessità di un intervento urgente a loro sostegno».

Così Confesercenti commenta i dati sulle vendite al dettaglio diffusi oggi da Istat.

«Proprio oggi abbiamo rappresentato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte la situazione critica vissuta dalle piccole imprese del commercio – ha commentato il Presidente di Confesercenti Piacenza Nicolò Maserati. – Al Presidente abbiamo chiesto di affrontare i nodi che compromettono gravemente questa parte fondamentale del tessuto imprenditoriale italiano, a partire dal fisco e dal credito. Allo stesso tempo abbiamo sottolineato anche la necessità di un progetto di rilancio del settore che riconosca il ruolo economico e sociale che la rete dei piccoli negozi – la più grande rete d’Italia – svolge sul territorio, in particolare nei borghi e nei centri urbani di minori dimensioni. Senza provvedimenti forti, incisivi, il commercio di vicinato non uscirà da questa crisi strutturale. Migliaia di altre attività chiuderanno per sempre, accelerando il processo di desertificazione commerciale delle nostre città, con la conseguente drammatica perdita di posti di lavoro, di patrimonio, di investimenti e di servizi per i cittadini».

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