Il commissario Venturi: “Epidemia ora nelle nostre mani. Nuovo blocco ci metterebbe in ginocchio”

“159 casi, minimo assoluto nella fase di discesa della curva epidemica. 196 nuovi guariti con continuo caso dei casi attivi. 24 decessi: uno dei numeri più bassi ma sono persone che non ci sono più. Alle famiglie le condoglianze più intense che possiamo dare”. Il commissario Venturi nella sua diretta Facebook sottolinea questo dato con un filo di speranza che trapela nella voce.

“Speriamo che la riduzione possa essere ancora più rapida nei prossimi giorni. 2 ricoveri in più in terapia intensiva: due malati che erano già ricoverati e si sono aggravati. Nulla di preoccupante, non sono malati nuovi. Solo 2 decessi sono riferiti a case protette”.

Per il primo giorno di ripresa delle attività Venturi sottolinea “il senso di responsabilità delle città in questa ripartenza”. “Mai come oggi l’epidemia è nelle nostre mani, per non far crescere i casi. Questo ci metterebbe in ginocchio sotto tutti punti di vista”.

L’altra parola sarà “rispetto”. “Rispetto per il lavoro delle persone che ci hanno portato fino al 4 maggio. Rispetto per chi ha lavorato nelle strutture sanitarie e nelle farmacie, tutte quelle persone che hanno reso possibile questa data che vorremmo ricordare come l’inizio della ripresa”. “Se bloccassimo di nuovo tutto, questo Paese andrebbe a fondo”.

PLASMA? POCHI CASI, SERVONO SPERIMENTAZIONI CONTROLLATE

“Sulla terapia al plasma ci sono 3 studi relativi a 21 pazienti complessivi. Sulla base di questo voi pensate che un risultato promettente possa essere esteso a tutti? Oggi l’infettivologo Viale ha parlato del tema: trasfondere plasma significa trasfondere tutto quello che c’è. Prima di partire per la tangente servono sperimentazioni controllate: se ci saranno risultati li andremo a leggere nella letteratura internazionale come si è sempre fatto”

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