Sei comuni della via Francigena hanno lanciato un concorso per la progettazione di arredi

Pontenure, Alseno, Calendasco, Cadeo, Fiorenzuola d'Arda e Gragnano Trebbiense hanno dato vita ad un ambizioso progetto di valorizzazione dell'antico cammino religioso. Il primo passo concreto è un concorso per architetti che sono chiamati a progettare nuovi arredi urbani "a misura di pellegrino"

Concorso per arredi via Francigena

Si è meritato la ribalta nazionale del Corriere della Sera che oggi l’ha pubblicato oggi nell’inserto “Buone notizie”. Stiamo parlando del “Concorso di progettazione per la realizzazione di arredi urbani dedicati al turista/pellegrino/cittadino lungo la via Francigena e il Cammino di San Colombano”.

Come specifica il bando si tratta di una strategia di rigenerazione urbana e valorizzazione territoriale lungo i cammini storici nel piacentino e vede coinvolti i comuni di Pontenure (che è comune capofila), Alseno, Calendasco, Cadeo, Fiorenzuola d’Arda e Gragnano Trebbiense. E’ patrocinato dall’ordine degli architetti di Piacenza e da ArchitettiBologna.

In pratica la sfida è quella di progettare arredi urbani dedicati al turista pellegrino lungo la via Francigena e il Cammino di San Colombano, arredi che devono essere a basso impatto ambientale e che un domani saranno posizionati lungo l’itinerario culturale nel tratto piacentino”.

I comuni del nostro territorio si sono messi assieme e sono risultati fra ivincitori del Bando di Rigenerazione Urbana di Regione Emilia Romagna. La regione cofinanzierà dunque i progetti al 70%.

L’idea parte dal presupposto che i cammini storico religiosi, quali la Via Francigena, sono stati nel passato,  una risorsa per lo sviluppo dei territori europei e italiani ed hanno generato economie intorno ai commerci, consentito lo sviluppo delle comunità e degli scambi culturali e religiosi.

Oggi – secondo le 6 amministrazioni – “quella stessa rete rappresenta uno dei principali strumenti per promuovere un’innovativa rigenerazione del territorio, soprattutto in chiave di turismo esperienziale, culturale e sostenibile” e può essere lo strumento per riscoprire paesaggi, valorizzare patrimoni pubblici dismessi e generare nuovi servizi sul territorio ed economie sociali.

In Europa esistono alcuni esempi, in particolare quello del cammino di Santiago de Compostela mentre in Italia manca ancora una piena consapevolezza.

Ne è proprio un esempio la Via Francigena, l’altro itinerario storico europeo fondamentale, tra Canterbury e Roma, dal 1994 classificato “Itinerario Culturale del Consiglio di Europa”. Le sue enormi potenzialità non sono state sino ad ora valorizzate, in primo luogo in Emilia e nel piacentino (così come per gli altri cammini storici piacentini, il Cammino di San Colombano, la Via Degli Abati e la Via del Pane e dell’Olio).

 

Valorizzare la via Francigena come merita

I comuni, insieme, vogliono ora rimediare e  “riportare agli antichi fasti” la Via Francigena, a favore sia dei turisti sia dei cittadini.

E’ così nata la “Francigena in Comune” la cui sfida è quella di  rendere attrattivi i cammini storici nel piacentino, valorizzare le eccellenze di questo territorio (Guado di Sigerico, rete di patrimonio ed edifici storici, l’intermodalità esistente, Piacenza città, valori enogastronomici). Oggi accade che alcuni pellegrini partono da Fidenza verso sud saltando la parte del fiume Po e della via Emilia ritenendola meno attrattiva e accogliente. I progetti pilota saranno poi replicabili in altri Comuni.

Concorso progettazione arredi via Francigena

Cosa prevede il progetto

Sono previsti progetti di recupero di edifici anche in un’ottica di accoglienza, la messa in campo di servizi innovativi per i pellegrini, l’installazione di totem informativi, di punti di ricarica per le bici elettriche, di fontanelle, di officine e punti noleggio per le bici, di arredi urbani ad hoc per i viaggiatori. L’idea è quella anche di arrivare a creare nuovi posti di lavoro grazie al maggior afflusso di viaggiatori attratti da percorsi più sicuri e che hanno di più da offrire.

Il concorso per la progettazione degli arredi

In questo momento è dunque in itinere il concorso per la progettazione degli arredi a cui possono partecipare gli architetti e gli ingegneri iscritti nei rispettivi Ordini professionali o Registri professionali dei paesi di appartenenza (singolarmente o in raggruppamento). Il budget massimo che avranno a disposizione per gli arredi è di 54 mila euro più iva (9 mila euro a comune).  Le iscrizioni al concorso si sono aperte il 12 luglio 2019 e si chiuderanno entro il primo ottobre 2019. Un mese dopo sarà proclamato il progetto vincitore a cui andranno 7  mila euro per le varie fasi di progettazione. Al secondo classificato andrà un premio di duemila euro, al terzo di mille euro.

Questo il link al sito del concorso

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