Con le auto storiche alla scoperta della “mariola”

Domenica 26 febbraio il Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca ha visitato il Salumificio Salini di Groppallo (PC), casa di uno dei presidi Slow Food della Provincia di Piacenza

Domenica 26 febbraio, il Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca ha visitato il Salumificio Salini di Groppallo (PC), casa di uno dei presidi Slow Food della Provincia di Piacenza. Si tratta della prima collaborazione tra il Club motoristico e l’Associazione che si occupa di divulgare l’importanza del buon cibo.

Un contesto da rallye di Montecarlo ha accolto l’evento di CPAE e Slow Food, con un primo ritrovo a Bettola (PC) per un caffè, per procedere verso Groppallo (PC), dove ha iniziato a nevicare. I fiocchi hanno reso più scenografica la salita dei tornanti verso i 1000 mt s.l.m. del borgo dell’Alta Val Nure. La ventina di auto ha rappresentato varie generazioni e vari marchi, dalle youngtimers alle storiche. Alcune italiane, e qualche tedesca, in cui spiccava un bellissimo Boxster prima serie in condizioni impeccabili. Assolutamente grandiosa la Flavia Sport Zagato di Piacenza Corse: la livrea  HF risaltava nella neve come fosse sulla salita al Col de Turini. L’habitat era perfetto anche per la Celica GT Four che ricordava i fasti di un certo Sainz.

Lo scopo del giro era la visita al Salumificio Salini, al centro del paese. La storica azienda familiare ha deciso di riscoprire un antico salume locale, le cui peculiarità sono state riconosciute da Slow Food. La Mariola cruda è uno dei presidi a meritarsi la chiocciola nel piacentino. Si tratta di un insaccato di maiale (l’animale più iconico dell’Emilia) che deve il suo soprannome da ladra alla notevole perdita di peso durante la lunga stagionatura.

“Agli inizi del secolo attorno al giorno della Madonna dell’Immacolata veniva macellato il maiale che doveva aver raggiunto il peso ideale dei 150/200 Kg. (…) La mariola per le sue dimensioni di salame largo, il caratteristico sapore e la lunghissima stagionatura era spesso il salame delle festività Natalizie. La sua conservazione era frutto dell’esperienza tramandata da generazioni e del clima delle zone collinari del piacentino, che verso il tardo inverno e durante la primavera risentono dell’aria temperata che spira della vicina Liguria.”

Slow Food è un movimento culturale nato nel 1987 per opporsi all’isteria del fast food, diretto a tutelare presidi agroalimentari a rischio oblio, risvegliando la memoria culinaria delle comunità e spingendole a mangiare bene. Il buon cibo è inteso in senso ampio: esperienziale per conoscere, salutare per stare meglio, etico per chi lo produce. Supporta la cultura del territorio e il turismo lento.

Un partner perfetto per il Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca, con molti punti di contatto nelle rispettive missioni. La riscoperta della nostra storia attraverso l’esperienza diretta ne sono alla base. Molte iniziative del Club uniscono la passione per i motori con la promozione del territorio: nato nel 1967 dopo i primi incontri alla Famiglia Piasinteina, ha creato eventi che hanno consolidato il ruolo di Piacenza nella Motor Valley. La rievocazione del Circuito di Piacenza nel 1969, la Bobbio-Penice dal 1994, sempre negli anni ‘90 il rilancio della Castell’Arquato-Vernasca e l’idea della Silver Flag. Le prossime occasioni per fare parte di questa bella storia saranno il Trofeo Grande Fiume il 16 aprile, volto a valorizzare la “Bassa” provincia piacentina, la Via Emilia Classic a Piacenza Expo il 6-7 maggio presso lo stand e Cultura e Motori alla sede del Politecnico il 12-14 maggio. L’evento di punta del calendario sarà però la Silver Flag il 10-11 Giugno, a Castell’Arquato (PC). Una manifestazione pluripremiata, dedicata alle auto storiche dal passato sportivo nella spettacolare cornice del borgo medioevale, per tre salite a strada chiusa che porteranno a Vernasca (PC), nel cuore della Val d’Arda.

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