Confagricoltura Piacenza fa il punto su mercato e prospettive del vino

Sezione vino convocata in forma allargata a dialogo con il presidente e con gli uffici tecnici del Consorzio Vini doc Colli Piacentini

. Da sinistra: Marco Casagrande, Marco Profumo, Chiara Azzali, Mia Pighi, Francesco Monteverdi, Eugenio Gandolfi

Confagricoltura Piacenza ha voluto fare il punto sui dati richiesti al Consorzio Vini Doc Colli Piacentini sulle giacenze del vino sfuso atto a diventare doc ed ha convocato una sezione di prodotto allargata a tutti i suoi vitivinicoltori. All’incontro, che si è tenuto presso la sede di Confagricoltura Piacenza nei giorni scorsi, sono intervenuti anche il presidente del Consorzio Vini Doc Colli Piacentini, Marco Profumo e la responsabile dell’Ufficio tecnico, Mia Pighi.

Chiara Azzali, presidente della sezione vitivinicola di Confagricoltura Piacenza ha sottolineato: “Ringrazio il Consorzio Vini che ha accolto una richiesta della nostra associazione e specificatamente della nostra sezione di prodotto vitivinicola che più volte ha mostrato l’esigenza di conoscere i dati delle giacenze sui vini doc. Il Consiglio del Consorzio ha accolto questa richiesta che non era mai tata presentata in precedenza e ha deliberato di fornire i dati trimestralmente. Ritengo che il consorzio vini doc sia la massima espressione del comparto vitivinicolo di Piacenza e delle sue doc, è una mia convinzione personale – ha precisato Azzali – ci sono aziende importanti che non sono socie del Consorzio, ma se è vero che la storia è importante, è importante anche apprezzare i cambiamenti. Confagricoltura oggi è ottimamente rappresentata in seno al Consiglio direttivo del Consorzio con consiglieri che portano il loro contributo propulsivo con impegno e convinzione”. Tra gli associati di Confagricoltura, oltre a Chiara Azzali, siedono in Consiglio Giovannella Fugazza, Davide Valla e Stefano Pizzamiglio, che in particolare sta coordinando il tavolo per la revisione dei disciplinari delle doc. “Le aziende vitivinicole associate a Confagricoltura – ha proseguito Azzali – sono realtà importanti, consapevoli del valore del loro prodotto e delle specificità del comparto. Se negli altri settori esistono organizzazioni più o meno strutturate che forniscono dati e indicazioni su prezzi e quantitativi prodotti, da noi non è ancora un’abitudine. Abbiamo necessità di sapere e credo che con l’intervento del Consorzio, con la massima trasparenza da un lato e nel rispetto della privacy dall’altro, questi dati consentiranno al comparto di svecchiarsi”.

Gli intervenuti hanno dunque condiviso i dati esposti con dovizia di particolari da Mia Pighi, ne è scaturito un dialogo per focalizzare quali informazioni possono essere aggregate e semplificate in modo da risultare accessibili e di facile lettura in tempo utile.  Tra i presenti Alberico Barattieri, Francesco Monteverdi e Filippo Zerioli. “Questo è un esordio – hanno detto – un momento sperimentale”.

Ha fatto sintesi Eugenio Gandolfi: “A noi interessa sapere quanto vino c’è in cantina e quanto viene certificato, per capire come sta andando il mercato. Servono i dati che indichino i trend negli anni così da sapere, di anno in anno, se giacenze e vendite sono aumentate o diminuite per meglio incidere sulla definizione dei prezzi. Sono convinto che se avessimo conosciuto i dati della giacenza ad agosto avremmo potuto negoziare meglio anche i prezzi delle uve. Penso che i dati di mercato”.  Per tutti è emerso che sarebbe importante avere i dati in alcuni momenti dell’anno: conoscere la giacenza al 31 luglio, prima dell’inizio della vendemmia e della fissazione di prezzi delle uve e i dati sulla produzione consolidati disponibili a metà febbraio.

“Oggi è prematuro fare un commento sui dati – ha evidenziato Profumo – ma ci attiviamo per condividerli. Abbiamo dato seguito a questa richiesta di Confagricoltura Piacenza perché è nell’interesse di tutti poter avere dati aggregati attendibili che ci rendano periodicamente la situazione dell’andamento del comparto”.

“Condivideremo anche le analisi – gli ha fatto eco Chiara Azzali – potremo arrivare alle conclusioni quando avremo i trend e comprendere meglio gli andamenti di mercato, noi produttori tutti insieme. Sarebbe in proposito utile avere anche i dati sulle superfici vitate. Abbiamo avviato un percorso grazie alla richiesta di Confagricoltura Piacenza che giova a tutti ed è avendo in cuore l’interesse di tutti che il Consorzio sta lavorando anche alla revisione dei disciplinari di produzione”.

“Abbiamo iniziato un lavoro sui disciplinari – ha aggiornato Profumo – a breve coinvolgeremo le organizzazioni di categoria per poter fare incontri nelle vallate tra novembre e dicembre, per discutere con i produttori in modo da dialogare direttamente con loro “. “Le aziende vitivinicole di Confagricoltura Piacenza sono interessate e a disposizione – ha concluso Azzali – il mercato lo si governa conoscendolo e muovendosi insieme”.

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