Confcommercio e Confesercenti contro il food delivery negli agriturismi

Chiappa e Maserati: "Food delivery negli agriturismi: colpo basso per il settore della ristorazione emiliano – romagnola"

Forte presa di posizione di Confcommercio e di Confesercenti di Piacenza sulla notizia dell’approvazione da parte della Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna di un progetto di legge che consente agli agriturismi dell’Emilia-Romagna la possibilità di vendere i pasti con modalità di asporto anche con consegna a domicilio.

«Questa notizia – commenta Raffaele Chiappa Presidente di Unione Commercianti Confcommercio Piacenza – rappresenta un vero e proprio colpo basso per tutto il settore della ristorazione regionale in un momento particolarmente complicato e che vede parecchie imprese del settore a rischio di chiusura. Una notizia che tutte le nostre Associazioni territoriali hanno appreso con stupore e disapprovazione».

«Con questo atto – sottolinea Nicola Maserati Presidente di Confesercenti Piacenza si parificano le due attività che nascono con finalità completamente diverse e che vedono applicati regimi fiscali, urbanistici, igienico-sanitari, contrattualistici e oneri vari completamente diversi e si stravolge completamente la normativa sull’agriturismo che nelle originarie intenzioni definisce che per “attività agrituristiche si intendono esclusivamente le attività di ricezione ed ospitalità esercitate in aziende dagli imprenditori agricoli… in rapporto di connessione con le attività agricole di coltivazione, allevamento e silvicoltura”».

Un cambiamento di filosofia, importante, dunque, per le due associazioni e che pone alle imprese della ristorazione un ulteriore elemento di concorrenza nel momento delicato della ripartenza.

L’auspicio, conclude la nota, è che durante i lavori dell’assemblea legislativa, si recuperi un po’ di saggezza e si modifichi la norma, lasciando la situazione normativa come quella odierna.

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