Confediliza denuncia: “la Regione vuole portare gli oneri di urbanizzazione a livelli spropositati”

La Regione Emilia Romagna sarebbe intenzionata ad adottarenuovi criteri per il calcolo degli oneri di urbanizzazione. Una scelta che – secondo Confedilizia – porterebbe ad aumenti spropositati e fuori mercato. L’associazione ha diramato un comunicato stampa in cui spiega cosa starebbe succedendo.

«Confedilizia e Proprietà fondiaria denunciano all’opinione pubblica, alla categoria imprenditoriale ed alle categorie tecniche che la Regione Emilia-Romagna sta cercando di realizzare un aumento generalizzato degli oneri di urbanizzazione e dei costi di costruzione. I Comuni e gli enti pubblici nonché le categorie e le associazioni finora convocate sono state riconvocate per il 28 giugno “per l’illustrazione della proposta prima dell’approvazione in Giunta e da parte dell’Assemblea Legislativa”.

La Confedilizia è stata esclusa dalla consultazione, non è mai stata convocata ed è fortuitamente venuta a conoscenza dell’intenzione della Regione in questione. Meraviglia che i Comuni e le associazioni incluse nella consultazione (fra consenzienti), fra cui i costruttori, i professionisti, Legambiente, Legacoop e gli stessi rappresentanti politici non abbiano ancora denunciato all’opinione pubblica che cosa si sta preparando.

         Il disegno si realizzerebbe attraverso il fatto di prendere a base, per partire per i calcoli, i valori Omi – cioè quelli dell’Agenzia delle entrate – che sono all’evidenza spropositati e superiori al realizzabile, tant’è che furono respinti dallo stesso Ministero dell’economia ai fini del Catasto e che lo stesso sito dell’Osservatorio immobiliare inizia la pubblicazione dei dati con una presa di distanza dagli stessi, e cioè sottolineando che si tratta di valori di larga massima».

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