In merito alla situazione dei negozi di via Calzolai – ma per tutto il centro storico – Confedilizia Piacenza si rende disponibile a valutare proposte, come peraltro ha già avuto modo di comunicare all’assessore Fornasari nei mesi scorsi. I proprietari vogliono sicuramente affittare e vedere i propri negozi con al loro interno fiorenti attività ma perchè ciò accada tutti gli attori devono fare la propria parte.
Non bastano gli appelli, bisogna collaborare attivamente – Comune compreso – e mettere in atto misure reali e concrete.
Le tasse che gravano sugli immobili, così come quelle sulle attività commerciali (anche locali, come ad esempio la tassa rifiuti), sono molto alte e non va dimenticato che c’è la norma del 1978 che ingessa il comparto degli affitti commerciali e che vincola i contraenti, al canone stabilito, per almeno 12 anni.
Lo sfitto si combatte in un solo modo, abbassando – non in misura da presa in giro però, ma in modo significativo – le imposte. I proprietari trasformano i propri locali in garages non per sfizio ma proprio per pagare meno tasse, e questa situazione è stata più volte denunciata dalla locale Confedilizia. Oggi in particolare l’imu sui negozi è molto alta e va assolutamente ridotta – ed è soprattutto qui che l’Amministrazione dovrebbe intervenire – e ben venga la cedolare secca anche per gli affitti ad uso diverso dall’abitativo che è attualmente allo studio del Governo.
Come Confedilizia ha avuto più volte modo di ribadire non sono gli affitti la causa dei problemi del centro e della crisi delle attività commerciali, la difficoltà a pagare l’affitto è solo una delle tante conseguenze della crisi generale che ha colpito il settore del commercio negli ultimi anni ma è ovvio che se ci saranno meno tasse i canoni di locazione potranno essere ancor più contenuti di quanto sono ora, come del resto già avviene per le locazioni abitative.