Confedilizia torna sulla vicenda delle elezioni consortili

L'associazione proprietari di casa controbatte alle affermazioni del Consorzio di Bonifica

Dopo una prima nota stampa trasmessa “a caldo”, Confedilizia torna oggi a rispondere in maniera più articolata al comunicato del Consorzio di Bonifica di Piacenza sulla vicenda delle elezioni per il rinnovo delle cariche dell’ente di via Val Nure.

In tutta questa vicenda e nella disfida fra chi sta da parti opposte della “sponda elettorale” l’unica cosa che fa davvero un rumore assordante è il silenzio di Governo e Regione Emilia Romagna.

Da un lato in virtù di un’emergenza sanitaria locale (contraddetta – a livello provinciale – da almeno tre settimane di numeri) hanno lasciato la nostra provincia in zona rossa, infischiandosene di parrucchieri, baristi, estetisti, ristoratori, negozianti costretti alla chiusura, senza sostentamenti, con affitti, tasse ed Iva da pagare.

Dall’altro si sono ben guardati dall’intervenire in maniera chiara, univoca, definitiva, pubblica sulla opportunità e compatibilità delle elezioni consortili con la medesima pandemia che costringe il territorio al semi lock-down. Forse sarebbe ora che chi ne ha le competenze ed i poteri si assumesse una volta per tutte la responsabilità di una scelta!

Qui di seguito la nuova presa di posizione di Confedilizia.

“Il comunicato di ieri sera del Consorzio bonifica è inquietante, nel merito e nella forma.

Lo è nel merito perché in esso il Consorzio sostiene di essere stato autorizzato dalla Regione a proseguire la propria attività oltre i termini della sua scadenza con atto del 19 febbraio scorso. La circostanza non è mai stata – prima d’ora e tantomeno a noi – resa nota né dalla Regione né dal Consorzio, né a Piacenza né a Bologna (e neppure – che ci risulti – in Assemblea legislativa e/o ai consiglieri regionali) e questo nonostante tante Autorità siano state interessate e tanti comunicati e lettere siano state inviate sia dalla Confedilizia che da Legambiente e sempre senza risposta in punto. Fatto grave e non certo esempio di democratico e trasparente modo di comportarsi. Quando ne avremo copia, sapremo anzitutto cosa la nota della Regione esattamente dica e disponga, dato che il Consorzio non ha precisato se la Regione abbia anche espressamente autorizzato la consultazione elettorale e, in caso positivo, per esaminare se (a nostro avviso) potesse farlo, in special modo (ma non solo) con riguardo alla situazione pandemica da tempo in corso ed eventualmente sulla base di quale documentazione e/o prove, e comunque se essa possa considerarsi (per l’aspetto elezioni) ancora valida dopo il DPCM 2 marzo.

La nota del Consorzio (per le cui gravi affermazioni nei nostri confronti ringraziamo i cittadini e le tante organizzazioni che ci hanno manifestato solidarietà), oltre che perché svela quanto anzidetto (tra l’altro confondendo un’iperbole con un’affermazione), è inquietante anche per la forma. Dei toni sguaiati ed accusatori, chi ha steso e/o firmato e/o diffuso la nota in parola, risponderà. Qua ci limitiamo a dire che chi scende a livello di contumelia, di solito lo fa o perché è a corto di argomenti, o perché l’avversario nel confronto ha colto nel segno. Chi dovrà stabilirlo, deciderà.

Da ultimo, il Consorzio afferma che il 2 dicembre scorso la Regione ha approvato un apposito Protocollo per le elezioni consortili in tempo di pandemia. Ne valuteremo correttezza e legittimità non appena riusciremo ad averne copia (speriamo, prima delle elezioni). A noi non risulta comunque adottato formalmente alcun vero Protocollo”.

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome