Consiglio comunale saltato. Girometta (Forza Italia) “tira le orecchie” ai consiglieri del suo partito

Secondo il commissario provinciale di Forza Italia "lasciare il sindaco Patrizia Barbieri sola, senza il numero legale non sia stata una buona idea"

Il commissario provinciale di Forza Italia Piacenza, Gabriele Girometta, interviene su quanto accaduto ieri a Piacenza e sulla scelta di alcuni consiglieri comunali di abbandonare la seduta di consiglio per partecipare alla manifestazione contro il Dpcm Conte su Facsal. Fra essi anche alcuni esponenti di Forza italia.

“Ieri – dice Gabriele Girometta -è stata una giornata particolarmente movimentata per la scena politica piacentina. L’annunciata manifestazione della categorie economiche, vessate e penalizzate dall’ultimo DPCM Conte, prevista sul Pubblico Passeggio alle 17,00, ha difatti indotto molti consiglieri comunali di maggioranza a far saltare la seduta a Palazzo Gotico prevista per le 15,00.
Premesso che in democrazia ognuno è libero di fare le proprie scelte, credo che lasciare il Sindaco Patrizia Barbieri sola senza il numero legale non sia stata una buona idea.
I consigli comunali servono per dare risposte ai bisogni della gente e della città, quindi sarebbe stata decisamente auspicabile una soluzione che testimoniasse una vicinanza alla gente che stava per andare in piazza ma che al tempo stesso permettesse il corretto svolgimento della seduta regolarmente convocata.
Cosa che era consentita anche dal differente orario di svolgimento dei due eventi.
Noi di Forza Italia Piacenza sposiamo in pieno la richiesta fatta dal nostro Presidente in Senato Annamaria Bernini al Presidente Bonaccini, in veste di leader della Conferenza Stato Regioni, per chiedere al Governo Conte una rettifica immediata dei provvedimenti contenuti nell’ultimo DPCM di ieri che ingiustamente va a colpire i gestori di palestre, piscine, bar e ristoranti che in questi mesi hanno fatto investimenti per garantire la sicurezza sanitaria dei propri clienti.
È chiaro che il problema dei contagi è nei trasporti, nelle scuole e nelle case di riposo dove il Governo ha fatto poco o nulla per evitare situazioni di contagio e di criticità sanitarie.
Ribadiamo la nostra vicinanza quindi a tutte le categorie che oggi giustamente hanno protestato e per tramite dei nostri rappresentanti al Governo continueremo a chiedere le modifiche necessarie ad attenuare le pesanti ricadute economiche che graveranno sulle attività stesse”.

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