Coronavirus e carcere: il garante dei detenuti lancia una raccolta fondi

Il Garante dei detenuti del Comune di Piacenza con le associazioni che si occupano di questa tematica annuncia l’apertura del Fondo Emergenza Carcere

L’emergenza Coronavirus che ha coinvolto tutta la nostra Comunità e le misure adottate per la tutela della salute pubblica, hanno radicalmente cambiato il nostro stile di vita. Tuttavia, restare al proprio domicilio per la maggior parte dei cittadini, significa comunque poter contare su strumenti, tecnologie e servizi che consentono una qualità di vita accettabile. La stessa cosa non può accadere all’interno dei nostri istituti penitenziari.

Dal 23 febbraio, data di pubblicazione del primo decreto con indicate le misure restrittive, è ormai passato quasi un mese durante il quale le persone recluse in carcere hanno smesso di ricevere le visite dei propri famigliari e non possono nemmeno contare su modalità alternative di comunicazione come, ad esempio, la videochiamata che oggi aiuta lamaggior parte di noi a tamponare l’impossibilità di vedersi di persona. Ma questo non è che un aspetto del problema di essere detenuti al tempo del Coronavirus.

Il Garante dei detenuti del Comune di Piacenza, nella sua funzione di organismo indipendente con potere di controllo sui luoghi di privazione della libertà personale, insieme con le associazioni che si occupano di questa tematica annuncia l’apertura del Fondo Emergenza Carcere istituito presso MUNUS Fondazione di Comunità e l’avvio della campagna di raccolta fondi per l’acquisto di prodotti per l’igiene personale, la sanificazione degli ambienti di vita, l’acquisto di tessere telefoniche per mantenersi in contatto con i famigliari, per il sostegno ai detenuti più poveri e per il supporto ai detenuti interessati dal Decreto Cura Italia recentemente approvato dal Governo.

Per donare IBAN IT25S 06230 12700 000041824762 intestato a MUNUS – Fondo Emergenza Carcere

I contributi versati godono dei benefici fiscali riservati alle onlus

Con il supporto di CSV Emilia, le medesime iniziative vengono promosse anche nei territori di Parma e di Reggio Emilia.

 

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