Corruzione in provincia di Piacenza: 37 indagati fra cui imprenditori edili, sindaci e funzionari tecnici. 11 arresti

Quattro persone sono finite in carcere, sette agli arresti domiciliari

Nuova clamorosa indagine dei carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza che, dalle prime ore di questa mattina stanno eseguendo un’ordinanza di misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Piacenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 37 indagati, tra cui imprenditori edili, sindaci e funzionari tecnici degli enti locali dell’alta Val Trebbia e del capoluogo. (Qui i particolari emersi in conferenza stampa ed i nomi dei sindaci arrestati).

Pesanti le accuse che vanno dall’associazione per delinquere, alla concussione, corruzione, abuso d’ufficio, traffico di influenze illecite, turbata libertà degli incanti e della libertà del procedimento di scelta del contraente, frode nelle pubbliche forniture, falso materiale e falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale, truffa e voto di scambio.

Circa 300 militari nelle provincie di Piacenza, Alessandria, Lodi e Pavia hanno eseguito 4 provvedimenti di custodia cautelare in carcere, 7 custodie cautelari agli arresti domiciliari, 1 divieto di dimora, 2 commissariamenti giudiziari d’azienda ed 1 misura interdittiva del divieto di contrarre con la pubblica amministrazione nei confronti di una società. I particolari saranno resi noti nel pomeriggio di oggi in una conferenza stampa con il procuratore  di Piacenza Grazia Pradella, i sostituti Matteo Centini ed Emilio Pisante ed il comandante Provinciale dei Carabinieri di Piacenza colonnello Paolo Abrate.

La vicenda potrebbe tradursi in un clamoroso terremoto politico.

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